ABBIATEGRASSO – Letture consigliate per Natale, grazie ai consigli di Evaluna e Angela dell’Altra Libreria (via Annoni, 32). Libri da leggere nelle feste e anche da regalare…Per bambini (dai 5 anni in su). “Un orso in hotel” di Laura Brenlla e John Kelly (Sassi). Orso è pronto per andare in letargo, ma non riesce proprio ad addormentarsi! La sua tana è troppo piccola, e gli animaletti che la dividono con lui sono troppo rumorosi. Decide allora di prenotare una stanza in un elegante hotel: il letto è morbido, le coperte soffici, il menù è ricco e la doccia è calda… ma Orso non riesce ancora a dormire! Non gli mancheranno forse i suoi amici? “Anche le ragazze lo possono fare. Anche i ragazzi lo possono fare” di S. Gourion e I. Maroger. Un libro con due copertine e due storie. Il calcio non è uno sport per ragazze! I ragazzi non possono giocare con le bambole! Alle ragazze non piace sporcarsi! I ragazzi non piangono! Sono tutte idee sbagliate: non importa che tu sia un ragazzo o una ragazza, puoi fare tutto ciò che vuoi. Un libro, due racconti. Una storia che abbatte gli stereotipi e invita i bambini a scoprire sé stessi! Per bambini (8 anni in su)“Noi siamo tempesta” di Michela Murgia (Salani). “Sventurata è la terra che ha bisogno di eroi”, scriveva Bertolt Brecht, ma è difficile credere che avesse ragione se poi le storie degli eroi sono le prime che sentiamo da bambini, le sole che studiamo da ragazzi e le uniche che ci ispirano da adulti. La figura del campione solitario è esaltante, ma non appartiene alla nostra norma: è l’eccezione. La vita quotidiana è fatta invece di imprese mirabili compiute da persone del tutto comuni che hanno saputo mettersi insieme e fidarsi le une delle altre. Michela Murgia ha scelto sedici avventure collettive famosissime o del tutto sconosciute e le ha raccontate come imprese corali, perché l’eroismo è la strada di pochi, ma la collaborazione creativa è un superpotere che appartiene a tutti. Per adolescenti “I demoni di Wakenhyrst” di Michelle Paver (Neri Pozza). Wakenhyrst è un maniero abbandonato fuori dal mondo. Qui un tempo vivevano lo storico Edmund Stearne e sua figlia Maude. Nel 1913 la sedicenne Maud Stearne vide il padre armato di punteruolo e martello e massacrare una persona. Internato in un manicomio, Edmund Stearne dedicò il resto della sua vita alla realizzazione di tre dipinti. Opere grottesche, macabre, malvagie che forse celano la chiave dell’omicidio. Cinquanta anni dopo la storica dell’arte Robin Hunter decide di contattare e interrogare l’ormai anziana Maude. La ricerca della risposta, tuttavia, trascina con sé altre domande. I fatti del 1913 hanno forse a che fare con il rinvenimento di uno spaventoso dipinto medievale chiamato l’Apocalisse? Per adulti “L’uomo dello specchio” di Lars Kepler (Longanesi). Per chi ha amato la serie dell’ipnotista, Erik Maria Bark torna su un nuovo caso. Una ragazza è stata uccisa nel parco giochi di un quartiere residenziale di Stoccolma. Sulla scena del crimine restano i chiari segni di un’esecuzione in piena regola. Ma chi può aver voluto infliggerle una morte così spettacolare e crudele? Se lo chiede il commissario Joona Linna mentre scopre che la vittima era sparita nel nulla un pomeriggio di cinque anni prima, e da allora non si era più saputo nulla di lei. Joona deve ricucire i pezzi di questa storia dai contorni sempre più inquietanti. Ma come fare? Da dove partire se nessuno sa, nessuno ha visto? “Air. La storia di Michael Jordan” di David Halberstam (Magazzini Salani). Micheal Jordan è il mito indiscusso del basket, diede inizio ad una nuova era dell’NBA. In questo romanzo, però, Halberstam indaga l’uomo dietro la leggenda, seguendo la storia del suo ultimo anno ai Chicago Bulls. Attraverso un racconto appassionato e ricco di dettagli e curiosità, l’autore descrive con autenticità un’epoca di eroi, protagonisti, antagonisti e controfigure. Un romanzo che parla di determinazione, dei sacrifici che un campione fa per raggiungere il massimo pur partendo da zero. La storia di Michael Jordan che si slega dal basket e diventa universale perché a volte non basta solo crederci, bisogna anche sudare. “Via delle magnolie 11” di Stefania Bertola (Einaudi). I Boscolo sono una famiglia come tante? Non proprio. Abitano quasi tutti nella palazzina di via delle Magnolie 11 e non disdegnano finti omicidi, gare truccate e amori clandestini. In una parola, hanno una morale tutta loro. Nato come un romanzo a puntate durante il lockdown, dalla mente di Bertola, è un potente antidoto ai limiti della clausura, questo è il primo capitolo della saga dei Boscolo con i suoi strani personaggi e le loro sgangherate avventure, in uno scenario che assomiglia poco alla vita reale, ma che della vita reale ha tutta la sapiente e incontenibile follia. “Febbre” di Jonathan Bazzi (Fandango). Jonathan ha 31 anni, un giorno qualsiasi di gennaio gli viene la febbre e non va più via. Aspetta un mese, due, fa analisi e pensa di avere una malattia incurabile, mortale. La sua paranoia continua fino al giorno in cui non arriva il test all’HIV e la realtà si rivela: Jonathan è sieropositivo. L’autore ci accompagna indietro nel tempo, all’origine della sua storia, nella periferia in cui è cresciuto, Rozzano, il Bronx del Sud (di Milano, il paese dei tossici, degli operai, delle famiglie venute dal Sud per lavori da poveri, dei tamarri, dei delinquenti, dove le case sono alveari e gli affitti sono bassi. Dai cui confini nessuno esce mai, nessuno studia. Jonathan cerca la sua personale via di salvezza e di riscatto, dalla vita di periferia, dalla balbuzie, da tutte le cose sbagliate che incarna (colto, emotivo, omosessuale, ironico) e che lo rendono diverso. Ilaria Scarcella
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