ABBIATEGRASSO – Abbiamo chiesto al sindaco Nai chiarimenti sulla sua dichiarazione: “Se non riapre il Pronto Soccorso non mi ricandido”, già riportata da altri giornali. Un’affermazione che ha sorpreso per diversi motivi.  Gli abbiamo ricordato che la minoranza ha chiesto più volte a lui e alla sua maggioranza di alzare la voce e in 3 anni non è successo. Che ha voluto la presidenza della Consulta, cambiando anche il regolamento e a gennaio, ha annunciato le dimissioni perché iniziava la seconda parte del suo mandato e sarebbe stato molto occupato, poi non ha più convocato la Consulta nonostante l’emergenza sanitaria senza precedenti. Quindi  abbiamo chiesto: cos’è cambiato ora che non sappiamo? C’è forse un’inversione di tendenza in Regione? Se sì, perché? Gallera si è ravveduto o sta per andarsene? Nai risponde: “Una bella domanda, difficile rispondere dall’osservatorio abbiatense rispetto agli ambiti regionali e nazionali. La dichiarazione è uscita durante un’intervista sulla situazione sanitaria e il triste anniversario della chiusura del P.S.. Faccio questa osservazione perché ho ancora un anno e mezzo di mandato, intendo ripresentarmi, quindi voglio che la parte politica risponda alle richieste dei cittadini. Questa pandemia ha reso più consapevoli dell’importanza dei presidi territoriali, ho parlato a livello politico…” Con chi?  “Con i miei referenti come l’on.Gelmini, l’on. Musella, l’ass.Gallera che ho trovato più possibilista. E ho parlato con gli amici della Lega, perché si sappia che è un’esigenza non solo abbiatense ma territoriale. E al di là degli orientamenti politici , a livello locale si premia chi dà i servizi, quindi non è che mi voglio sfilare, sarei contento di fare un secondo mandato, in cui si possono fare più cose. E’ chiaro che l’ospedale Cantù è un tema centrale e questa uscita così chiara e forte penso possa creare consapevolezza in tutti”. Lei ha anche affermato di essere in contatto con il direttore generale della nostra Asst. Dott. Odinolfi che come ben sa anche in Consulta non si è mai sbilanciato a favore della riapertura del P.S. dovendo peraltro rispondere e obbedire a chi l’ha nominato, ovvero i politici regionali e in particolare alla Lega, suo partito di riferimento. Nai: “E’ chiaro che ci sono i tecnici e i politici “. Ma i tecnici devono rispondere ai politici, e i servizi ci sono stati tolti dalla politica. Nai:”I tecnici hanno bisogno di avere a disposizione risorse, personale e strategie, ci sono state affermazioni recenti anche di Luca Del Gobbo…” Anche quelle del cons. regionale Del Gobbo hanno stupito perché, in Commissione Sanità, se ben ricorda, non ha avuto parole a favore dell’ospedale Cantù, anzi… Nai:”Le cose stanno cambiando in questo senso, il Cantù è stato utilizzato in modo molto proficuo durante il Covid…” Però non so se lei ha seguito l’incessante continuo depotenziamento del Cantù, anche se negato dalla dirigenza e dai suoi portavoce.  La riduzione della chirurgia, la perdita del rianimatore a febbraio nei giorni festivi e prefestivi fino a renderlo poi sempre solo reperibile. Anche ora con 3 reparti Covid sub acuti ma con persone che si riacutizzano che hanno avuto bisogno del casco e del rianimatore, chiamato d’urgenza ma, da reperibile, impegnato altrove. Medici e infermieri certo non sono tenuti a saper intubare, come possono lavorare serenamente  ? Sa che la Moc di ultima generazione, acquistata nel 2016 ora è rotta e al Cup dicono che non sarà aggiustata, si perde quindi un ulteriore servizio e si deve andare altrove… Anche per un tampone dopo la quarantena perché bisogna andare a Magenta e non si può fare al Cantù? Nai: “Certo, per avere un P.S. aperto 24 ore dev’essere ripotenziato… per questo ho deciso ora avendo davanti un anno di tempo. Bisogna partire oggi per riportare quello che manca, il P.S. è il punto finale di arrivo”. In verità è il primo, sono partiti col depotenziare il P.S. perché se non ti arrivano persone da ricoverare, poi chiudi anche i reparti. Lei sa che in questi anni sono arrivati diversi milioni alla nostra Asst, sa quanto è stato assegnato al Cantù? 0! Per riportare i servizi tolti servono immediatamente dei finanziamenti… Nai: “Luca Del Gobbo è un esponente importante in Regione e avendo fatto anche il sindaco, sa quali sono le esigenze di una città come Abbiategrasso, con l’aiuto di tutti sarebbe una soddisfazione vedere la luce in fondo al tunnel, l’ospedale serve a tutto il territorio dell’abbiatense e la politica deve comprenderlo”. Intanto  durante la diretta arrivano messaggi che chiedono “Fatti, non parole”, c’è un cronoprogramma? Cosa pensa di fare per es. con la Consulta?  Nai: “C’è da fare la modifica al regolamento in Commissione, i tempi sono rapidi. Per la richiesta di investimenti mi sto già confrontando con i tecnici per risorse economiche e personale…” Può incominciare a chiedere l’anestesista, il tecnico di laboratorio e di radiologia h 24… Nai: “Sanno ormai che devono essere sviluppate subito, le disponibilità devono essere verificate, la mia posizione è chiara e forte…” Qualcuno dice invece che lascerà e che le han già promesso un posto ben remunerato in qualche ente, è già successo… Nai: “Sono vicino ai 60 anni, non sono un politico rampante, già questo impegno è un onore e una fatica…”Cosa promette agli abitanti dell’abbiatense? “Dopo Natale ci saranno incontri con le persone con cui ho parlato, ci saranno incontri, le faremo esprimere anche dal punto di vista mediatico e ci sarà la possibilità di metterle di fronte alle loro responsabilità… Questo è un momento particolare, la pandemia ha evidenziato le problematiche e dall’Europa arriveranno molti miliardi  e spero che tanti vadano sulla Sanità, è una corsa contro il tempo”. Sì, ora o mai più. Nai: “Sono fiducioso”.  Diciamo agli abbiatensi che devono quindi essere fiduciosi ma… aspettiamo atti concreti.  Enrica Galeazzi