ABBIATEGRASSO – Per il Giorno della Memoria la Sezione ANPI “Giovanni Pesce” ha invitato i cittadini a visitare la Mostra “Disegni e poesie dei bambini di Terezin”, allestita il 25 e il 26 gennaio nei Sotterranei del Castello Visconteo con il patrocinio del Comune.

Gli elaborati sono stati trovati in due valigie nascoste in uno dei dormitori di Terezin, città utilizzata dai nazisti per concentrare la popolazione ebraica rastrellata nei territori dell’Europa centrale, nell’attesa di caricarla sui treni merci destinati ai campi di sterminio.

In mostra, ad esempio, i disegni della bambina Helga Weissova, ne ha fatti un centinaio, disegnava tutto quello che viveva e vedeva nel ghetto: il pupazzo di neve, l’arrivo a Terezin, la fila per il cibo, il lavoro agricolo, un convoglio di bambini polacchi, le baracche di Auschwitz, il suicidio sul filo spinato, la selezione, la marcia della morte e Mauthausen.

Helga è riuscita a sopravvivere. Il Presidente di ANPI ha spiegato: “La propaganda nazista faceva credere che fosse tutto bello nella città di Terezin. In realtà, la città era un ‘campo-modello’ spacciato per un luogo educativo per i bambini. La reale destinazione di Terezin era far passare ebrei di ogni età, sesso e varie nazionalità per transitarli ad Auschwitz.

Nel 1944 da Terezin partirono undici treni, portarono ad Auschwitz verso la morte 18402 persone. Il video-documentario presente nella Mostra racconta la storia di uno spettacolo teatrale, Brundibar, che venne replicato per 55 volte, messo in scena una volta alla settimana. Alla fine, i nazisti hanno chiuso tutto il programma, i bambini e tutti gli attori furono portati al campo di concentramento e persero la vita”.

Riportiamo alcune frasi lette alla Mostra, sono del Direttore del Museo Ebraico di Praga Dr. Anita Frankovà: “Fra i prigionieri nel ghetto di Terezin ci furono 15 mila bambini, compresi i neonati insieme ai genitori. La maggior parte di loro morì nel 1944 nelle camere a gas di Auschwitz. Vari educatori e insegnanti prigionieri riuscirono, nonostante le grosse difficoltà, a organizzare delle iniziative per i bambini, a renderli protagonisti di molte belle iniziative culturali.

I prigionieri, adulti e bambini, fondarono circhi di recitazione e di canto, fecero teatro nonostante la fame, le misere condizioni igieniche abitative e le durissime condizioni nei lager. I bambini di Terezin scrissero moltissime poesie. Una parte di questa eredità letteraria si è conservata. Le ore di disegno erano seguite dall’artista Friedl Dicker-Brandeis.

I disegni che sono stati salvati e che fanno parte delle collezioni del Museo Statale Ebraico di Praga sono circa 4 mila. I loro autori sono bambini dai 10 ai 14 anni, quasi tutti morti ad Auschwitz. In questi disegni spesso è rappresentata la loro speranza di un ritorno a casa. Nonostante la loro dura condizione, i piccoli di Terezin credevano in un futuro migliore.

Degli autori dei disegni di solito appare la firma, la data di nascita e la data di deportazione da Terezin, è l’ultima notizia che si può sapere dei bambini. È rimasto conservato il loro lascito letterario e figurativo, che a tutti noi parla delle sofferenze patite e delle speranze perdute”. Per non dimenticare le piccole, povere vittime innocenti, a cui sono stati negati tutti i diritti dell’infanzia. Con il pensiero rivolto alle tante piccole vittime innocenti delle guerre che si combattono oggi nel nostro mondo. G.C.