ABBIATENSE – Il nuovo ponte sul fiume Ticino, indispensabile per il raddoppio ferroviario della Mi-Mo, promesso da 40 anni, perché permetterebbe di liberare la sede stradale dell’attuale ponte che potrebbe accogliere altri binari, per ora non può essere completato. La società Polese, subentrata a chi aveva vinto l’appalto, ha chiesto di aggiungere altre risorse agli 8 milioni di euro previsti per realizzare il progetto. Sono stati offerti poco meno di altri 200.000 euro per i lavori di completamento del ponte, considerati però non sufficienti. Per questo i lavori sono fermi dal mese di febbraio e l’impasse rischia di prolungarsi chissà quanto perché ora occorre trovare, tra le imprese in graduatoria che avevano partecipato al bando, il soggetto che accetterà di terminare la struttura. Un episodio tutt’altro che nuovo nel panorama nazionale, si affidano i lavori alle imprese “più a buon mercato”, per poi ritrovarsi inevitabilmente con questi “stop” che costringono ad aggiungere risorse che inevitabilmente fanno lievitare i costi e che, troppo spesso in Italia, lasciano manufatti non terminati e inutilizzabili, costati moltissimo alla collettività  che si ritrova a non avere strutture e servizi. Uno spreco inaccettabile a spese dei cittadini a cui sono richiesti sempre più sacrifici che si rivelano inutili. E.G.