VERMEZZO – “La nostra posizione contraria a questa fusione ha acceso finalmente un dibattito, almeno in prossimità del voto. – questo il commento del gruppo di opposizione Viviamo Vermezzo – Un dibattito che su Facebook ha raggiunto migliaia di visualizzazioni. Era il nostro primo intento perché, oltre ai motivi del NO, che abbiamo elencato e continueremo a spiegare, se fosse per le maggioranze ci sarebbe stato un coinvolgimento pari a zero dei cittadini. Gli amministratori dovrebbero sentirsi in imbarazzo di fronte alle domande dei cittadini, che a pochi giorni dal voto non sanno nulla e chiedono informazioni di base a cui le maggioranze non hanno dato risposte, perché non ne hanno. Per loro molto meglio non ascoltare i cittadini e non sollevare discussioni e indurli solo ad andare a votare perché si sa che ai referendum va a votare in maggioranza chi è a favore, mentre chi è contrario spesso resta a casa. Ed invece questo referendum, per essere valido, non ha bisogno di raggiungere il quorum e se andassero a votare anche 100 persone deciderebbero per 6.000, su una scelta irreversibile come cancellare i loro due comuni. Da vera dittatura, i vari tentativi di ridurci al silenzio con intimidazioni e veementi prese di posizione: in estate avevamo fatto una rubrica di informazione sui pochi contenuti dello Studio di fattibilità e la Commissione per la fusione, ormai praticamente in toto fatta da esponenti delle due maggioranze, ci ha fatto un richiamo perché sollevavamo il tema ed i cittadini contrari potevano esprimere le loro opinioni. Ora velatamente ci minacciano per una presunta irregolarità: in questo mese precedente al voto non potremmo pronunciarci per una sorta di silenzio elettorale. E quando avremmo potuto farlo? Ad agosto, quando i cittadini non ci sono o pensano giustamente alle vacanze? Non solo, intimano ai cittadini di votare Si perché solo così la Regione ci rimborserebbe le spese legate all’indizione del referendum! Improvvisamente, dopo l’eco raggiunto dal nostro NO, sono stati promessi, a pochi giorni dal voto, alcuni gazebo informativi del SI’. Vi invitiamo ad andare a questi gazebo – dove saremo presenti anche noi consiglieri dell’opposizione – per chiedere agli amministratori aspetti fondamentali per il successo o il fallimento di questa fusione, come questi:
1)Sono previsti ancora due Municipi, a Zelo e Vermezzo. Quindi dovremo mantenere i costi di due sedi comunali ed il relativo personale? E i rappresentanti politici delle due municipalità potrebbero ancora avere scontri su come impegnare le risorse, cioè se su un territorio invece che sull’altro dei due paesi soppressi?
2)I tanto sbandierati contributi annuali arriveranno ad inizio anno e potranno essere spesi in qualsiasi modo, cioè immessi nella spesa corrente, o arriveranno a metà anno e ci saranno solo 6 mesi per spenderli a fronte di progetti concreti, perché altrimenti andranno persi? E’concreta la possibilità che la Lega Nord, attualmente al governo e pubblicamente contro le Fusioni, riveda negli anni al ribasso gli incentivi a questo genere di provvedimenti?
3)In generale, il personale sarà ridotto con conseguente risparmio o al contrario occorrerà assumerne di nuovo con conseguente aumento della spesa?
4)Tra commissario prefettizio ed enorme mole di lavoro per gli uffici comunali, tanti comuni, pur giunti preparati in modo adeguato alla fusione, parlano di 2 anni in una sorta di ‘stallo amministrativo’. Da noi è stato previsto una tempistica simile o maggiore?
In merito al passaggio del consigliere Filleti ad altro gruppo, cioè ad un gruppo indipendente in cui lei è la sola consigliera, non abbiamo molto da dire se non che avrebbe potuto esprimere il suo Sì a questa fusione, senza per questo dimettersi dal gruppo e tradire la fiducia che le avevamo dato, indicandola come nostra rappresentante in commissione di fusione. Siamo rammaricati per le velate allusioni mosse all’operato del gruppo, al contrario noi la ringraziamo comunque per il lavoro svolto. Certo, spiace vedere che i vizi della politica nazionale corrompano anche la nostra modesta politica di paese. Noi dal canto nostro procederemo nel gruppo che ci ha accolto e permesso di candidarci, nel rispetto del voto espresso dai cittadini” concludono le tre consigliere di Viviamo Vermezzo: Ada Rattaro, Irene Murgia e Maria Barbara Cislaghi.
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