ALBAIRATE – In occasione della Giornata della Memoria, sabato 25 gennaio si è svolto, presso l’Auditorium della Scuola Secondaria di Primo Grado, un reading teatrale intitolato “Qui non ci sono bambini” a cura dell’Associazione Culturale Pontos Teatro.

La lettura ha voluto raccontare l’Olocausto attraverso gli occhi di un bambino, Thomas Geve, che è sopravvissuto ad Auschwitz e a Buchenwald. Thomas Geve, morto lo scorso 27 agosto, aveva solo 15 anni quando venne liberato dal campo di concentramento di Buchenwald.

Proprio durante la liberazione, debilitato in un letto d’ospedale, decise di iniziare a disegnare ciò che i suoi occhi avevano visto e le atrocità che lui stesso aveva vissuto negli anni precedenti. Il disegno divenne per lui un modo catartico di sopravvivere al dolore.

Reading teatrale

L’Associazione Culturale Pontos, attraverso il reading teatrale composto di musica, voci e proiezioni di tavole con i disegni di Thoma Geve, è riuscita a rappresentare perfettamente il dolore provato, la paura, ma anche l’innocenza e il coraggio di un bambino di appena tredici anni che cercava di sopravvivere al genocidio. Le sue tavole, circa 79, semplici ma significative, sono tra i pochi disegni ad essere stati preservati sulla vita nei campi di concentramento e proprio per questo vennero donati nel 1985 a Yad Vashem, il Memoriale Ufficiale di Israele, luogo in cui si trasferirà nel 1950, delle vittime dell’Olocausto.

I suoi disegni vennero poi raccolti e catalogati in un libro intitolato “Qui non ci sono bambini”, pubblicato anche in Italia nel 2011 per Einaudi. Lui stesso dagli anni 2000 fino alla morte ha portato la sua testimonianza nelle scuole in Germania attraverso i suoi disegni, nonostante dopo l’esperienza nei campi di concentramento non sia mai più riuscito a disegnare. Irene Morini