VERMEZZO CON ZELO – Riceviamo e pubblichiamo dalla consigliera comunale Daniela Filleti, capogruppo di “Dire per Fare”. “Nel Consiglio Comunale del 29.06.2020, il gruppo Dire per Fare ha votato contro l’approvazione del rendiconto di gestione esercizio 2019 esponendo le seguenti motivazioni:
- la relazione di gestione non è risultata funzionale alla comprensione degli aspetti contabili e gestionali poiché ha utilizzato un modello standard che non ha fornito valutazioni di natura politica tali, da renderla doverosamente più comprensibile. Ad ogni Consigliere interessa conoscere nel dettaglio “cosa è stato fatto e cosa no” in termini di: variazioni rispetto alle attese originarie, obiettivi raggiunti in termini di “cose fatte” ed i relativi risultati contabili. Informazioni preziose che ci avrebbero consentito una corretta valutazione degli argomenti trattati ed un nostro conseguente voto consapevole. Una mancanza da parte della nostra maggioranza, in netta controtendenza rispetto ai significati attribuiti dal legislatore al “sistema di bilancio”.
- Nel 2019, inoltre, il Comune è andato in anticipazione di cassa (seppur per un breve periodo) e questa affermazione, nel suddetto Consiglio Comunale, non doveva “scandalizzare”, come invece è successo: in generale, il Comune va in anticipazione perché, evidentemente, non incassa volumi di crediti in misura sufficiente a pagare i propri debiti. L’Amministrazione non ha, evidentemente, il pieno controllo sulla gestione efficace dei propri crediti che, peraltro, non paiono adeguatamente svalutati. In particolare: nell’elenco residui attivi sono stati indicati importi dell’IMU del 2017 e del 2018 che non si possono ritenere accertati, a meno che si tratti di avvisi di accertamenti impugnati; anche del 2019 è stata indicata una cifra tonda di € 10.000,00 (cosa sono?); risultano, inoltre, indicate entrate derivanti dalla gestione dei beni comunali (probabilmente fitti attivi), riconducibili addirittura all’anno 2011, non assoggettate a svalutazione. Ed a questo proposito bisogna chiedersi come sia possibile che a tutto il 2019 risultino crediti non incassati risalenti a circa 10 anni fa non svalutati.
Alla luce delle precedenti considerazioni, l’avanzo di amministrazione che al 31.12.2019 è stato determinato in € 567.830,87 (di cui € 317.714,24 sarebbe l’avanzo disponibile), parrebbe artificiosamente costruito e non veritiero rispetto alla situazione reale, poiché nel bilancio risultano ancora iscritti residui derivanti dal 2011 che non risultano correttamente svalutati.
Queste le motivazione che nello svolgimento della mia funzione ufficiale di capogruppo della lista Dire per Fare mi hanno indotta a prendere una netta posizione contraria in Consiglio Comunale poiché, non avendo ricevuto risposte esaurienti in merito alle perplessità ivi espresse, mi sono riservata il diritto di effettuare, a posteriori, gli opportuni controlli evitando di “accapigliarmi smodatamente” in Consiglio Comunale dove ritengo essenziale e fondamentale da parte di tutti i componenti un contegno dignitoso sia nel rispetto dei ruoli assunti da ognuno, sia per l’ufficialità del luogo in cui il Consiglio si incontra per discutere democraticamente sulle proposte riguardanti il bene della comunità.
E ora vorrei attirare l’attenzione dei concittadini sugli informatori pubblicati nel mese di Giugno e distribuiti dagli altri due gruppi politici dove non è stato dato il giusto risalto alla nostra Scuola e alle sue problematiche, che oggi, in considerazione dell’emergenza sanitaria, devono, a nostro avviso, essere posti al centro dell’attenzione pubblica e affrontati con la dovuta serietà da chi di dovere in quanto il rischio contagio da Coronavirus è tuttora reale.
Noto invece, e con un certo rammarico, che in un tempo così difficile per tutta la comunità, l’attenzione dei nostri amministratori sia stata rivolta, invece, al progetto di un centro polifunzionale che l’Amministrazione Comunale vorrebbe realizzare dove oggi risiede la Scuola dell’Infanzia, in località ex Zelo Surrigone. Questa prospettiva, da realizzarsi in un prossimo futuro, non trova la nostra totale approvazione. La posizione del gruppo Dire per Fare io l’ho espressa sia nell’ambito del precedente Consiglio Comunale che sui social, tuttavia, per chi non ne fosse a conoscenza diretta, voglio ribadire l’importanza che tali scelte, prima di essere divulgate dovrebbero essere meglio valutate e discusse, a priori, con i diretti interessati, in questo caso con la Direzione scolastica che invece, a quanto ci risulta, sembrerebbe non essere stata informata nei tempi e nei modi più esaustivi possibile. E, anche in questo caso viene da chiedersi come mai tutto ciò non avvenga, dal momento che, secondo noi, sarebbe necessario oltre che doveroso, che tutti i soggetti coinvolti abbiano l’occasione per esprimere in una fase preliminare eventuali osservazioni/perplessità e proposte alternative.
Cogliamo, quindi, l’occasione per rivolgere all’Amministrazione comunale (facendoci anche portavoce dei tanti cittadini/genitori degli scolari che, a settembre, riprenderanno la Scuola, dall’Infanzia alla Secondaria) l’invito a essere informati sullo stato effettivo dei nostri plessi scolastici e sulle problematiche da risolvere prima che l’anno scolastico abbia inizio.
A preoccupare maggiormente i genitori è lo stato di salute della Scuola Primaria, che presenta criticità di non facile soluzione visti gli spazi già oggi non adeguati e insufficienti ad accogliere, nel rispetto delle normative, tutte le esigenze degli alunni e dei loro insegnanti. Sosteniamo a gran voce che il diritto allo studio deve essere garantito al meglio affinché i nostri figli possano muoversi tutti alla stessa velocità e al passo coi tempi. Il futuro, ricordiamolo, è riposto nella nostra gioventù e noi, oggi siamo chiamati a progettare e realizzare le basi di quelli che saranno gli adulti di domani. Ancora una volta voglio concludere con l’invito a una maggiore apertura al dialogo, al confronto ed all’ascolto, non solo con gli altri gruppi politici ma anche e principalmente con i cittadini che noi siamo chiamati a rappresentare e tutelare e non il contrario. E, ancora una volta, invoco la trasparenza che negli atti e nelle decisioni collettive a noi di Dire per Fare, pare ancora mancare”.
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