ROBECCO S/N – E’ stato finalmente svelato il calendario di eventi che caratterizzeranno la 103esima edizione della Fiera di San Majolo. Un programma studiato per valorizzare il territorio e cercare di far conoscere le bellezze di Robecco. La più grande novità riguarderà la chiusura al traffico nelle vie del centro, con Piazza XXI Luglio che, per la prima volta, sarà completamente zona pedonale. Altra novità, non ci sarà più un unico centro della fiera, negli scorsi anni posizionato in piazza mercato, ma saranno create sei diverse “piazze” e centri di interesse: “Piazza dell’agricoltura”, posizionata in piazza Madre Teresa di Calcutta (piazza mercato), ospiterà il mercato agricolo e la tradizionale esposizione del bestiame; “Piazza del Gusto e Via degli Artigiani”, posizionata presso la tensostruttura dell’oratorio maschile e in via Don Sironi, ospiterà diversi laboratori e degustazioni; “Piazza Villa Terzaghi”, posizionata nel parco di Villa Terzaghi, sarà dedicata agli amici a quattro zampe, con esposizioni e gare canine; “Piazza del Commercio”, che occuperà via Dante, Piazza XXI Luglio e Via Roma, sarà a disposizione dei commercianti del paese e dell’associazione Gerusco, che organizzerà degustazioni e intrattenimento musicale; “Piazza del Divertimento”, posizionata in Borgo Archinto, ospiterà giochi guidati e dimostrazioni sportive; infine, via Matteotti sarà a disposizione delle associazioni robecchesi, coordinate dalla Pro loco, presso il cui stand sarà possibile iscriversi alle visite guidate organizzate nei giorni 2 e 3 maggio. Inoltre, i visitatori potranno trovare, lungo la strada, le indicazioni per seguire un percorso consigliato che li condurrà in tutti i centri di interesse. Non mancheranno poi, come ogni anno, le bancarelle lungo le vie di Robecco. “Abbiamo ricevuto tantissime richieste dagli espositori – ha spiegato Dario Tonetti, presidente del Comitato Fiera – talmente tante che abbiamo dovuto respingerne diverse per mancanza di spazio”. Una fiera quindi con molte novità, ma con grande attenzione per le tradizioni. Una sola la tradizione da scongiurare, sottolinea scaramanticamente il sindaco Barni: la pioggia che quasi ogni anno bagna San Majolo. S.G.
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