ABBIATEGRASSO – Un controllo burocratico, pratica diffusa dopo l’entrata in vigore dell’autocertificazione ai concorsi, è stata l’occasione fortuita che ha fatto scoprire dopo oltre 30 anni di attività che Achille Alemanni, vigevanese di 61 anni, non risultava iscritto all’Ordine dei medici di Pavia, o meglio che il numero del certificato che aveva presentato corrispondeva a quello di un altro medico. Quando la segnalazione dall’Ordine dei medici è arrivata al “Fornaroli” di Magenta dove Alemanni operava, è stato immediatamente licenziato. Ancora non è chiaro se abbia sostenuto o meno l’esame di Stato, è probabile che non si sia neanche laureato. La notizia ha lasciato sgomenti e increduli innanzitutto i colleghi che lo stimavano così come i molti pazienti che in trent’anni ha curato sia in corsia come chirurgo plastico, esperto nella cura e ricostruzione della mano, sia in ambulatorio a Cassolnovo dove è stato anche assessore negli anni ‘80 e ‘90. Una persona al di sopra di ogni sospetto quindi, un bravo “medico” che ora si scusa e sembra aver confidato che il suo desiderio di diventare ed essere medico è stato più forte dell’ansia che durante gli esami in università lo bloccava e gli impediva di conseguire l’obiettivo. Per 30 anni però nessuno ha mai avuto sospetti o ha presentato lamentele per il suo operato, anzi è stato sempre considerato un professionista preparato e ineccepibile. Ora la sua “carriera” è terminata nel peggiore dei modi. E.G.
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