ABBIATEGRASSO – Venerdì mattina un’amara sorpresa attendeva Valeriano Puricelli, titolare del negozio di musica di via Borsani, situato dirimpetto all’ingresso della basilica di Santa Maria Nuova. La porta in cristallo del suo negozio era stata sfondata a picconate da delinquenti che si sono introdotti all’interno per rubare. “E’ più il danno alla porta – sostiene sconsolato Puricelli – il cristallo antisfondamento mi costerà almeno cinque volte tanto quanto mi hanno preso dalla cassa. Hanno preso il fondo cassa, monetine comprese, anzi diverse monete le ho trovate sparse per terra. Mi sembra strano che nessuno abbia sentito il rumore della spaccata qui intorno, i controlli sono carenti”. Nella stessa notte la stessa sorte è toccata anche al vicino negozio “Milleidee” dove hanno sollevato la saracinesca, forzato la serratura della porta e sottratto fondo cassa e computer. Quando se ne sono andati hanno riabbassato la saracinesca. I furti continui creano la percezione di pericolo che comporta tra i bisogni emergenti la richiesta di sicurezza. Furti in abitazioni private ed esercizi commerciali, truffe, un’escalation continua di reati che il perdurare della crisi senz’altro favorisce ma che occorre fermare. I carabinieri fanno del loro meglio, ma con un organico limitato e 21 comuni di cui occuparsi contemporaneamente non è facile, le brillanti operazioni portate a termine fulmineamente dopo alcuni furti sono dovute anche alla collaborazione dei cittadini, una chiamata tempestiva al 112 può sventare un furto o altro reato e permettere alle forze dell’ordine di assicurare i malviventi alla giustizia. Ogni giorno più di un’abitazione viene violata, questo comporta non solo una perdita economica di denaro ed oggetti che hanno anche un valore effettivo, non solo spese per la riparazione dei danni a porte, finestre, a quanto hanno rotto ma l’avvilimento di non sentirsi sicuri a casa propria, l’angoscia e la paura di trovarsi un estraneo in casa, in quello che fino a poco prima sembrava il posto più sicuro in cui stare. Sensazioni, emozioni difficili da affrontare e gestire per un bambino, per un anziano, un disagio a qualsiasi età. Dobbiamo arrenderci o è possibile fare qualcosa per arginare questa criminalità in espansione? Cos’è possibile fare e cosa si intende fare lo chiediamo al sindaco Pierluigi Arrara, nominato di recente dal sindaco di Milano Pisapia, delegato anche alla Polizia Metropolitana che dovrà assicurare la sicurezza ai 134 comuni della città metropolitana, in particolare durante Expo. La presenza in costante aumento di extracomunitari e la mancanza di controlli vengono considerate tra le cause che più favoriscono questo fenomeno in espansione che deve essere urgentemente e diversamente affrontato. Cosa pensa della richiesta che viene dal centrodestra di allontanamento dei nomadi dal territorio abbiatense, della proposta di ronde militari, del ripristino e potenziamento della video sorveglianza?
Il sindaco Arrara risponde: “Mi spiace parecchio per quanto successo all’amico Valeriano, come mi spiace sempre per ogni cittadino che viene derubato dei propri averi. Il tema della sicurezza è un tema importante e difficile… Le forze dell’ordine sono sempre motivo di tagli economici che ne impoveriscono l’efficacia e la tempestività , e anche a livello cittadino il territorio è vasto e le forze sono poche. Recentemente abbiamo istituito delle pattuglie per le ore serali che sembravano le più critiche (dalle 17 alle 20), per le ore notturne non è facile pensare a un servizio costante. Per quando riguarda il potenziamento dei controlli in tema di Expo sono sicuramente d’accordo, ma anche nel campo della polizia Metropolitana il problemi sono i tagli economici e l’impossibilità di fare straordinari… senza questa possibilità è difficile garantire controlli e riportare una percezione più positiva sulla sicurezza. Di nomadi nella nostra città ce ne sono ben pochi, forse un paio di situazioni che sono parecchi anni che sostano sul nostro territorio, ogni arrivo recente viene rimosso nel giro di pochi giorni, sulle ronde sono molto perplesso, mentre sulla video sorveglianza bisogna sicuramente fare di più . Certo che chiunque cittadino vede, sente o percepisce qualcosa di illecito è invitato a chiamare le forze dell’ordine, anche un certo senso di indifferenza e di omertà favorisce questa criminalità che si muove in città”. Enrica Galeazzi