ALBAIRATE – La palla passa al Comune. Altra puntata della querelle area cani. Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, l’Amministrazione del sindaco Flavio Crivellin ha confermato la volontà di realizzare, quando sarà possibile e dopo le priorità, un giardino pubblico recintato dedicato agli amici a quattro zampe. Alla richiesta di alcuni cittadini, rilanciata dalle minoranze, Crivellin ha però aggiunto che si gradirebbe la costituzione di un comitato che si possa interessare dell’area, “non per la manutenzione e la pulizia, quelle – ha spiegato il primo cittadino – sarebbero naturalmente di responsabilità del comune. Ci piacerebbe però ci fosse un organo con il quale dialogare in caso di necessità”. Questo comitato dovrebbe (si presume) trovare origine all’interno del gruppo dei circa 70 cittadini che hanno richiesto l’intervento tramite una raccolta firme, promossa da “Albairatesi per l’area cani”. Il progetto del comitato però non convince del tutto i promotori, che si chiedono come mai per gli altri parchi non si sia richiesto. (Street Workout Park e parco Inclusivo, inaugurato virtualmente pochi giorni fa). Questa parte della lettera del gruppo promotore dell’area, in risposta alla proposta della maggioranza: “Premettiamo che non siamo né un comitato né un’associazione, ma un gruppo di cittadini che da due anni si sta interessando affinché l’Amministrazione, come espresso nel proprio programma politico, realizzi nel quinquennio del suo mandato un’area cani senza alcuna condizione poiché riteniamo che un’area dedicata, come altri luoghi pubblici, sia un diritto volto alle esigenze degli animali e dei loro proprietari. Nel settembre 2019 avevamo incontrato il sindaco Flavio Crivellin. In quell’occasione ci era stato chiesto di allargare la richiesta a dimostrazione ancora più incisiva dell’esistenza di questa necessità… Dopo quell’incontro e aver allargato la richiesta a gennaio 2020, non siamo più stati ricontattati dall’Amministrazione per proseguire il percorso iniziato insieme. Naturalmente, consapevoli di quanto stava succedendo nel Paese, ci siamo ritirati in buon ordine poiché comprendiamo che davanti a un’emergenza di tale portata l’area cani albairatese potesse tranquillamente aspettare: conosciamo molto bene il significato della parola ‘priorità’. Ma poi abbiamo notato che ad Albairate, senza badare ‘alla problematica ben nota’, venivano realizzati ugualmente altri progetti che non erano stati inseriti nel programma amministrativo. Così a novembre abbiamo riscritto al sindaco Crivellin, per avere delle risposte, senza però ottenerle se non tramite l’interrogazione delle opposizioni. Se mai ci sarà un’area cani in Albairate dotata di regolamento come per qualsiasi luogo pubblico, comprese le aree cani degli altri comuni, sarà poi cura degli stessi fruitori, poiché nel loro interesse, ‘segnalare a chi di dovere eventuali malfunzionamenti o comportamenti non adeguati’. Infine apprezziamo molto la comunicazione, tramite risposta in Consiglio Comunale, riguardo l’individuazione di due zone adatte per un’area cani e proprio da qui vorremmo riattivare in modo proficuo il percorso iniziato a settembre 2019 dando la nostra disponibilità a collaborare fattivamente con il sindaco, gli assessori e gli uffici competenti per la sua realizzazione. Andrea Fumagalli, Andrea Perez, Elena Lucini, Emanuela Maiocchi, Erika Fontana, Laura Rapelli, Laura e Marco Pongiluppi, Simona Borgatti”. Luca Cianflone
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