ABBIATEGRASSO – Il linguaggio universale della musica nella sua veste Gospel ha animato e riempito il teatro della fiera sabato 2 dicembre, occasione per festeggiare il venticinquesimo anniversario del Coro “Al Ritmo dello Spirito”. Grande successo per il Coro Gospel nato nel 1992 presso l’oratorio San Gaetano, i 450 posti a sedere non sono bastati a contenere il pubblico, talmente numeroso che almeno un centinaio di persone si sono accontentate di godersi le due ore di concerto in piedi. Un vero concerto Gospel caratterizzato dalla professionalità e cura dei dettagli, dalla musica alle luci, alla mimica sino alla gestualità, di un coro che si è esibito in questi venticinque anni su palchi di teatri importanti, perfino al fianco della cantante Pausini e ampiamente arricchito dalla presenza di un ospite eccezionale, il rev. Bazil Meade, fondatore e leader del London Comunity Gospel Choir che ha collaborato con artisti del calibro di George Michael, Madonna ed Elton Jon. Il rev. Bazil è riuscito con il suo entusiasmo a coinvolgere il pubblico che da lui animato ha partecipato anche cantando allo spettacolo, non da meno tutti i solisti del coro che hanno saputo, ognuno con la particolarità della propria voce, trasmettere emozioni al pubblico che non ha lesinato gli applausi. I coristi hanno contagiato i presenti con la loro gioia e coesione palpabili in ogni canzone, la loro esibizione non è stata solo quella di un coro ma quella di una grande famiglia, come ha spiegato il maestro Alberto Meloni: “Venticinque anni insieme…questa è una famiglia, io ho qui la mia famiglia, qua l’ho trovata sul serio, perché ho trovato mia moglie che mi sopporta, perché essere la moglie di un direttore è pesante… se poi la moglie è anche corista è peggio. Venticinque anni sono tanti, però sono stati anni fantastici, tante persone sono state con noi, tante hanno fatto un po’ di strada con noi, c’è chi come Umberto, da poco trasferitosi in Inghilterra, è tornato appositamente per festeggiare con noi. Entrare in un coro Gospel non è entrare in un coro normale, perché noi portiamo un messaggio universale che va al di là della religione, va al di là del fatto di credere o non credere, non importa, basta che una sola persona ci dica ‘grazie, mi ha fatto pensare oggi’ e noi siamo felici”. Il Coro ha scelto di farsi un regalo particolare per festeggiare degnamente questi 25 anni insieme, una chiesa. L’iniziativa, presentata in occasione del concerto del 30 aprile scorso, si chiama “Friend for Nigeria” e ha come obbiettivo quello di costruire una chiesa in Nigeria per la comunità di don Martin Oladiipo Badejo che è stato per tre anni un corista del coro Abbiatense, ora è tornato nella sua comunità dove una chiesa costruita con il fango è crollata, quindi gli amici hanno raccolto la sua richiesta di aiuto per poterla ricostruire e dare ai suoi parrocchiani la possibilità di avere nuovamente un luogo di culto. Il regalo è a buon punto come ha spiegato la presidentessa Roberta Bergamini, presentando il video girato da don Martin per mostrare i lavori in corso, dove si vede che con i fondi sino ad ora raccolti si è già potuto innalzare l’edificio sino al tetto. Con questo concerto il Coro ha voluto ringraziare tutti coloro che sino ad ora li hanno aiutati ed è stata un’occasione per raccogliere altri fondi per finire i lavori. Una delle canzoni finali, “Total Praise” (lode totale), ha espresso chiaramente lo spirito Gospel: “Signore alzerò gli occhi verso le colline, con la consapevolezza che l’aiuto e la pace, in questo momento tormentato, mi verranno da te! Tu sei la sorgente della mia forza! Tu sei la forza della mia vita! Alzerò le mani in una preghiera totale per te! Amen”… e le mani si sono alzate verso il cielo con entusiasmo e all’unisono, sia quelle dei coristi che quelle del pubblico. Cristina Brambilla
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