GAGGIANO – Giovedì abbiamo intervistato Marco Bertola, Presidente della Sezione ANPI di Gaggiano “Resistere è vivere”. Durante l’intervista sono stati toccati diversi temi, dalle celebrazioni del 25 Aprile e del 1° Maggio al conflitto in Ucraina, fino ai prossimi eventi nel programma dell’associazione. Come sono andate le celebrazioni del 25 Aprile? “A Gaggiano la Festa della Liberazione credo sia stata un successo per la moltitudine di persone che vi ha partecipato. Per l’occasione abbiamo coinvolto i ragazzi delle scuole medie in un lavoro di ricerca delle frasi celebri dette da personaggi storici che hanno caratterizzato l’antifascismo al tempo del regime e ai quali sono intestate alcune vie del nostro paese: Giacomo Matteotti, i fratelli Cervi, Piero Gobetti, Carlo Rosselli, e altri ancora. Il giorno successivo, abbiamo partecipato alla commemorazione dei tre martiri della battaglia del Ronchetto con una fiaccolata presso il Cippo Partigiano a loro dedicato, in via Lodovico il Moro 187, insieme alle ANPI di Barona, Corsico, Buccinasco, Giambellino Lorenteggio e Porta Genova”. Avete anche partecipato alla festività del 1° Maggio. Che legame esiste tra la Liberazione e la Festa dei Lavoratori? Dagli ideali e valori della lotta partigiana contro il nazifascismo nasce la nostra Costituzione antifascista. Oltre all’articolo 1 che stabilisce che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e cioè che tutti devono contribuire alla crescita del Paese, c’è l’articolo 36 che va più nello specifico, secondo il quale il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. Stiamo parlando di un articolo che, secondo me, al giorno d’oggi non viene per niente considerato, vista la larga diffusione del precariato e della crescente piaga del lavoro povero che non permette di vivere una vita veramente libera. Questo è stato uno degli argomenti di dibattito alla festa del Primo Maggio svoltasi a Gaggiano, alla quale erano presenti Ivano Tajetti, della Segreteria ANPI di Milano, Giovanna Cardarelli, di Collettiva Menapace, Onorio Rosati, Coordinatore Provinciale di Sinistra Italiana, e Paolo Ferrero, Segretario di Rifondazione Comunista. Questi hanno partecipato pure a un dibattito interessante che si è tenuto il 30 aprile sulla guerra in Ucraina”. Quale è la posizione dell’ANPI in merito a tale conflitto? “Pur riconoscendo al popolo ucraino il diritto di difendersi dall’invasore russo, tuttavia ormai da più parti si vuole optare per l’invio di armi. Facendo così non si fa altro che mettere benzina sul fuoco. Invece bisognerebbe percorrere la via della diplomazia, del dialogo. È vero che Putin è irremovibile sulle sue posizioni, ma ci si dimentica che in passato alcuni politici europei hanno dialogato con lui. Quello che stiamo vivendo mi tocca da vicino, soprattutto quando nei programmi televisivi sento accostare la difensiva ucraina alla Resistenza italiana, un paragone del tutto fuorviante. Innanzitutto perché vi è differenza fra uno scontro tra Stati e un’esperienza che nasce in una guerra civile, come quella che è accaduta in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. In secondo luogo, l’esperienza partigiana ha portato conseguenze diverse rispetto a ciò che potrebbe scaturire da una riuscita degli ucraini sulle forze militari russe, come la nascita della Repubblica con conseguente scrittura della Carta Costituzionale, già nella mente dei partigiani che in quel momento stavano per cacciare il nemico dai confini”. Che eventi avete in programma? “Per stare sul tema del lavoro, lunedì 21 maggio appuntamento con il nostro Cineforum. Per la serata proietteremo ‘I Lunedì al sole’, un film toccante che verte proprio sul problema più che mai attuale del precariato e della disoccupazione. Come ogni anno, il 25 luglio avremo la ‘Pastasciutta Antifascista’, ennesima occasione per mangiare insieme ricordando quello che è avvenuto in quello stesso giorno del 1943. Nel giorno della caduta del governo fascista, i fratelli Cervi scesero nella piazza del loro paese, Gattatico, offrendo della pasta a tutti i loro concittadini. Infine ci piacerebbe realizzare, come due anni fa, l’iniziativa ‘Mostra la tua arte’, dando un’opportunità ai giovani talenti di mostrare al pubblico i loro lavori. In fondo, la creatività e la libertà vanno sempre di pari passo”. Paolo Borrelli
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