ABBIATENSE – La qualità prima di tutto anche nella gestione integrata dei rifiuti urbani. Nel dossier “Comuni Ricicloni 2017” di Legambiente, il Consorzio dei Comuni dei Navigli, su scala nazionale, occupa la sesta posizione sugli unici venti che sono riusciti ad entrare nel rispetto di rigidi criteri di selezione nella Classifica dei Consorzi sopra i 100 mila abitanti.
Il rapporto 2017 è stato diffuso lo scorso 22 giugno in occasione del “Premio Comuni Ricicloni XXIV edizione” a Roma, cui hanno partecipato per il Consorzio dei Comuni dei Navigli, il presidente Carlo Ferré e il direttore Christian Migliorati, nonché una delegazione di sindaci e amministratori dei Comuni del Sud Ovest Milanese premiati come Ricicloni: Igor Bonazzoli (vicesindaco di Arluno); Osvaldo Chiaramonte (sindaco di Bernate Ticino); Luca Durè (sindaco di Cisliano); Sara Bettinelli e Silvio Barera (rispettivamente sindaco e vicesindaco di Inveruno); Barbara Temporiti (vicesindaco di Mesero); Roberto Cattaneo (sindaco di Nosate).
I criteri di selezione sono diventati più rigidi perché Legambiente, rispetto al passato, oltre alla percentuale di raccolta differenziata (RD) uguale o superiore al 65%, tiene conto della produzione procapite di rifiuto indifferenziato (data dalla somma del secco residuo e dalla quota non recuperata dei rifiuti ingombranti) inferiore o uguale ai 75 Kg/anno/abitante.
Attualmente il Consorzio dei Comuni dei Navigli, costituito da 22 Comuni del Milanese, gestisce il ciclo integrato dei rifiuti in 20 Comuni consorziati per un bacino di circa 120 mila abitanti, nei territori di: Albairate, Arluno, Bernate Ticino, Besate, Bubbiano, Busto Garolfo, Calvignasco, Casorate Primo, Cassinetta di Lugagnano, Castano Primo, Cisliano, Corbetta, Cusago, Inveruno, Mesero, Morimondo, Nosate, Ozzero, Vanzaghello e Vittuone. In 11 di essi è in vigore la “tariffa puntuale”. “Il Consorzio è il sesto nella classifica nazionale 2017 di Legambiente, grazie ad una gestione di alta qualità che ha permesso anche di fare premiare ben 11 dei nostri Comuni come ricicloni. – afferma il presidente Carlo Ferré – Questo prestigioso riconoscimento evidenzia come il lavoro svolto in questi anni, in sinergia con gli amministratori, abbia permesso al Consorzio di entrare nel gruppo ristretto delle più importanti realtà nazionali che si occupano di rifiuti”.
Il Consorzio, come riportato nel dossier di Legambiente, serve un bacino di 118.921 abitanti, ha una media di Procapite secco residuo dell’84,5 e una media di Raccolta differenziata del 74,6%.
Nella Classifica regionale della Lombardia dei Comuni sotto i 10 mila abitanti, in cui secondo i criteri di selezione sono entrati 70 municipi, ci sono 10 Comuni che fanno parte del Consorzio e precisamente: Cisliano (17ª posizione, 80,8% di RD – Raccolta differenziata e 56,7 di PSR – Procapite secco residuo per Kg/anno/abitante); Calvignasco (25ª posizione, 83,7% di RD e 60,1 di PSR), Cassinetta di Lugagnano (31ª posizione, 80,7% di RD e 62,1 di PSR); Bernate Ticino (43ª posizione, 79,7% di RD e 63,7 di PSR); Nosate (45ª posizione, 84,2% di RD e 64,1 di PSR); Ozzero (46ª posizione, 81,3% di RD e 64,3 di PSR); Bubbiano (50ª posizione, 77,7% di RD e 66,1 di PSR); Besate (55ª posizione, 78,9% di RD e 68,9 di PSR); Mesero (57ª posizione, 77,9% di RD e 69,9 di PSR); Inveruno (58ª posizione, 79,8% di RD e 71,1 di PSR). Mentre nella Classifica regionale della Lombardia dei Comuni sopra i 10 mila abitanti, rientra alla 16ª posizione su 19 il Comune di Arluno con 76,1% di RD e 74,9 di PSR. Nella Classifica provinciale di Milano, invece, sugli unici 17 Comuni selezionati secondo i criteri di Legambiente, sono 11 fanno parte del Consorzio dei Comuni dei Navigli: Cisliano (2ª posizione, 80,8% di RD – Raccolta differenziata e 56,7 di PSR – Procapite secco residuo per Kg/anno/abitante); Calvignasco (4ª posizione, 83,7% di RD e 60,1 di PSR), Cassinetta di Lugagnano (6ª posizione, 80,7% di RD e 62,1 di PSR); Bernate Ticino (7ª posizione, 79,7% di RD e 63,7 di PSR); Nosate (8ª posizione, 84,2% di RD e 64,1 di PSR); Ozzero (9ª posizione, 81,3% di RD e 64,3 di PSR); Bubbiano (10ª posizione, 77,7% di RD e 66,1 di PSR); Besate (12ª posizione, 78,9% di RD e 68,9 di PSR); Mesero (13ª posizione, 77,9% di RD e 69,9 di PSR); Inveruno (14ª posizione, 79,8% di RD e 71,1 di PSR); Arluno (17ª posizione, 76,1% di RD e 74,9 di PSR). “Il sistema di gestione integrata dei rifiuti urbani si caratterizza per la raccolta porta a porta spinta che prevede il prelievo a domicilio delle tipologie di rifiuto urbano più comuni. – aggiunge Carlo Ferré – Altra peculiarità è l’introduzione su tutto il territorio consortile, dal mese di febbraio 2015, di un contenitore da 40 lt., la cosiddetta ‘mastella’, per l’esposizione del resto secco indifferenziato da parte delle utenze domestiche, dotato di microchip ad alta frequenza”.
In definitiva, “Comuni Ricicloni 2017”, ha premiato il contenimento della produzione di rifiuti selezionando solo i Comuni che producono meno di 75 kg di rifiuto secco indifferenziato per abitante all’anno, e se il numero dei municipi premiati scende rispetto allo scorso anno (da 525 a 486), soprattutto a causa della fusione tra Comuni di piccole dimensioni avvenuta ad inizio 2016 e del mancato invio dei dati utili alla classifica da parte dei Comuni campani (che passano infatti da 50 a 21), in compenso, aumentano i cittadini Rifiuti Free, passando da quasi 3 milioni a 3 milioni e 276 mila, dimostrando che è aumentata la taglia dei municipi impegnati sul fronte della riduzione del secco indifferenziato. Il rapporto 2017 conferma le differenze tra i sistemi di gestione dei rifiuti urbani operativi nel Nord Italia e quelli del Centro-Sud. Quest’anno l’82% dei Comuni Rifiuti Free sono nel Settentrione, i restanti sono per il 10% al Sud e circa per l’8% al Centro. In particolare, al Nord, aumentano i Comuni lombardi che passano dai 76 Rifiuti Free dello scorso anno agli attuali 90. Il sistema di gestione dei rifiuti consortile, come quello del Consorzio dei Comuni dei Navigli del Sud Ovest Milanese, consolida la propria validità garantendo servizi omogenei su tutto il territorio servito. I numeri confermano che uniti è meglio: l’83% dei Comuni a bassa produzione di rifiuto indifferenziato, infatti, fa parte di un Consorzio o di una Comunità montana.
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