ABBIATEGRASSO – Un genitore che si dichiara “molto preoccupato” ci segnala un suo cruccio: “La presenza quotidiana di fumo, non solo di sigarette, nelle scuole cittadine”. La figlia frequenta una scuola secondaria superiore ad Abbiategrasso e come tanti assiste al consumo di sigarette e di altre sostanze che vengono proposte e vendute sia all’interno che all’esterno della scuola. Una situazione che viene descritta come “conosciuta e tollerata da studenti e insegnanti che si sentono impotenti di fronte a un fenomeno che non va invece tollerato visto che negli edifici pubblici e neanche negli spazi esterni prospicienti andrebbe consentito. La scuola, che ha un compito di informare ma ancora prima di educare e formare, perché non pretende il rispetto delle regole? Anche recentemente uno studente è stato pizzicato e si trova agli arresti domiciliari per spaccio, probabilmente presto tornerà sui banchi di scuola. Cosa si fa per tutelare i suoi compagni? Cosa si fa per lui? E’ utile quella sorta di omertà che ci rende anche complici nel far sì che senza punizione ed esplicita disapprovazione gli permette di continuare a consumare sostanze rischiose e dannose per sé e per altri giovani che ne sono tentati? Genitori o insegnanti, siamo innanzitutto adulti con il compito di educare, ogni volta che guardiamo da un’altra parte, ogni volta che sottovalutiamo o lasciamo correre, facciamo danni gravi ai giovani e veniamo meno al nostro dovere”. E.G.
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