ABBIATEGRASSO – Il 4 novembre cade l’anniversario della morte di San Carlo Borromeo nel 1584, la storia racconta che il cardinale, malato e moribondo, stava scendendo sul barcone del Naviglio verso Milano. Raggiunta la località di Castelletto, una folla di fedeli si apprestò alla riva per salutare l’Arcivescovo, già in odore di santità. I fedeli colta l’occasione, domandarono al Borromeo di elevare la chiesa a Parrocchia, visto che all’epoca dipendeva da Vermezzo. Sua Eminenza acconsentì alla richiesta, e sempre secondo da quanto tramandato, come pegno della nobile promessa diede il suo berretto cardinalizio alla chiesa di Sant’Antonio. Successivamente il Borromeo morì a Milano, ma fu il nobile cardinale Federico Borromeo ad elevare Castelletto a parrocchia nel 1609. Da allora si conserva la veneratissima reliquia del berretto di San Carlo, che accompagna la storia di Castelletto e della sua chiesa. Quando nel secolo XVII° imperversava la peste detta del Manzoni, si fece una solenne processione per scongiurare il mormo mortale, e anche nel 1918 quando, dopo la Grande Guerra, l’Europa fu colta dalla terribile epidemia di “spagnola”, si fece una grande e solenne celebrazione per scongiurare il temibile contagio, che a Castelletto colpi solo quindici persone. Oggi, come allora, ogni ricorrenza del 4 novembre viene esposta la suddetta reliquia, in ricordo di San Carlo e della storia di Castelletto. Alessio Benassi
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