ABBIATEGRASSO – La stazione di Abbiategrasso è una località di servizio ferroviario posta sulla linea Milano-Mortara a disposizione dell’omonima cittadina il cui territorio è interamente compreso nel Parco lombardo della Valle del Ticino.

Codesta stazione è attiva dal 1870 e si dimostra molto utile alle persone che ogni giorno devono recarsi nel capoluogo milanese per motivi di lavoro, di studio o per svago. Da molti anni oramai i treni, che transitano per questa storica stazione ferroviaria, non sono più sufficienti per soddisfare il fabbisogno della popolazione.

Nel 2009 si è cercato di risolvere il problema del traffico in aumento attivando la stazione ferroviaria in Albairate, in contemporanea con l’attivazione del raddoppio del binario fra le stazioni di Milano San Cristoforo e Albairate stessa. I problemi sulla tratta Milano-Mortara non accennano comunque a diminuire. Dopo vari solleciti da parte della popolazione, colpita da una serie di disagi legati ai treni guasti perché troppo vecchi e i conseguenti ritardi sull’orario di marcia, per sbloccare i progetti di ampliamento della rete ferroviaria Milano-Abbiategrasso qualcuno in Comune si è deciso a parlare.

Venerdì 1 aprile alle ore 21 i partiti dell’opposizione abbiatense hanno indetto un’Assemblea pubblica, presso la Sala Consiliare del Castello Visconteo, per informare i cittadini sulle problematiche che frenano la risoluzione del problema del “Raddoppio Milano-Abbiategrasso”, che si protrae ormai da molto tempo. I relatori spiegano che l’attuale Amministrazione Comunale non si comporta in modo corretto nei confronti dei cittadini stessi, poiché non spiega i motivi del ritardo nella presentazione dei progetti. All’assemblea di venerdì sono stati mostrati i due disegni, presentati per la realizzazione del piano di urbanizzazione, riguardanti la trasformazione di Abbiategrasso a seguito del raddoppio dei binari della ferrovia esistente. Nel primo è evidenziata l’importanza della viabilità dal punto di vista del traffico automobilistico, mentre nel secondo si dà importanza alla persona che vive la sua città nella vita quotidiana.

Il collegamento della rete suburbana di Milano può ritenersi un progetto utile se realizzato con saggezza. Ciò significa tenere conto che la città è già divisa in due parti e non bisogna aggravare la situazione esistente. Le strade sono interrotte, per diverse ore ogni giorno, da file interminabili di autovetture ferme ai vari passaggi a livello in attesa del treno che passa. La costruzione di sopraelevate o tunnel può migliorare la situazione di viabilità, come può peggiorare l’estetica del paesaggio, o addirittura creare problemi di permanenza in città a chi abita nelle zone dove sono previsti cambiamenti. È interessante anche considerare il momento storico che la popolazione sta vivendo. Le grandi aziende con sede in Abbiategrasso stanno chiudendo e le persone sono costrette a trovare lavoro in altri paesi. In città rimangono aperte le scuole, dalla materna alla scuola secondaria superiore, e quindi sono necessarie piste ciclabili e marciapiedi che rendono la circolazione sicura per i giovani studenti e le loro famiglie.

Un obiettivo dei partiti all’opposizione è di creare un’urbanistica che sia gradevole e vantaggiosa dal punto di vista oggettivo e quindi duratura nei secoli. Scegliere un progetto che piace dal punto di vista soggettivo può essere controproducente per la comunità, sia per quanto riguarda l’utilità immediata del quartiere ricostruito sia pensando alle generazioni future che non ne troverebbero la comodità. Il pubblico in sala chiede cosa ne sarà dei diversi passaggi a livello disseminati per il territorio abbiatense. Risposte incerte non cancellano i dubbi su ciò che diventerà questa bella città.

I rappresentanti dei partiti dell’opposizione asseriscono che è di notevole importanza rendere Abbiategrasso una città vivibile per tutti i cittadini. La sala delle conferenze al Castello era gremita di persone interessate al futuro della propria città e i rappresentanti politici hanno espletato il loro ruolo di espositori nella maniera più corretta e chiara possibile. Nei discorsi ascoltati si è notato tuttavia un tono di rivalità, tipico di una gara sportiva o elettorale, anziché un senso di collaborazione con il vicino di casa. Laura Cittar