ABBIATEGRASSO – La variante al Pgt recentemente adottata nel dicembre scorso in Consiglio Comunale e in attesa di approvazione viene messa in discussione da Essedue e BCS che hanno presentato ricorso al Tar, dopo che i loro progetti di edificare su terreni di proprietà lungo la via Paolo VI° sono stati bocciati dall’Amministrazione comunale in primis. Nonostante la spada di Damocle costituita dalla richiesta giunta nell’estate scorsa a sindaco, assessori e tecnici di un risarcimento di 1 milione e 900 mila euro da parte di Essedue per i danni che ritiene di aver subito dopo 3 progetti bocciati, tempo e denaro perso, l’Amministrazione Arrara non cambia idea sulla scelta di impedire l’edificazione delle aree in prossimità dello storico complesso dell’Annunciata, incassando la solidarietà di Legambiente che condivide la difesa dell’ambiente. In altri ha suscitato invece perplessità la difesa del Pagiannunz, la sua vicinanza all’Annunciata, che pare in contraddizione con quanto previsto nella stessa variante, una maggiorazione degli indici di edificabilità per l’area ex Siltal, ancora più a ridosso dell’ex convento. Corrono diverse voci a proposito di questa vicenda c’è chi scommette che la variante non sarà adottata prima delle elezioni per togliere le castagne dal fuoco agli amministratori coinvolti, chi disegna cordate e appetiti vecchi e nuovi per l’ex Siltal. Non sempre vox populi vox dei, intanto bisognerà aspettare il responso del Tar per capire come evolverà la controversia. E.G.
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