ABBIATEGRASSO – La scorsa settimana ha registrato un’ ulteriore, sembra impossibile, sofferenza per i pendolari della Milano-Mortara, costretti a “circumnavigare” attraversando anche i binari, a causa del passaggio a livello chiuso per lavori dalle 23.00 del 28 alle 5.00 del 31 agosto e per i treni soppressi giovedì mattina per uno scontro cinghiale-treno, un cinghiale infatti è finito contro il treno n.10500 partito alle 5.33 da Mortara, fatto rientrare a Vigevano e soppresso dopo l’incidente così come altre due corse nella mattinata. La chiusura totale del passaggio a livello della stazione, in viale Mazzini, per i lavori di manutenzione urgenti, a cura di Reti Ferroviarie italiane, ha avuto ripercussioni  e causato disagi anche al traffico di veicoli,  pedoni e ciclisti. Interventi comunque necessari che però fanno tornare  in mente i 7 sottopassi  (di cui 5 carrabili e pedonali e 2 solo pedonali), “portati a casa” con i relativi finanziamenti dall’assessore Adolfo Lazzaroni durante le legislature Ceretti tra il 1994 e il 2002, rifiutati dal Consiglio comunale per il loro impatto visivo considerato esteticamente inappropriato. Impossibile dimenticare anche l’opportunità persa durante l’Amministrazione Fossati 2007/2012 quando  è stato “abbandonato” il possibile raddoppio a causa delle richieste abbiatensi, che prevedevano costi troppo elevati, di una ferrovia interrata a diversi metri, per permettere un passaggio a raso e abolire appunto il passaggio a livello che divide in due parti la città. Mentre i  sottopassi costavano circa 5 miliardi di lire che le Ferrovie dello Stato erano disposte a pagare, l’interramento  era stimato intorno ai 290 miliardi e non se n’è fatto niente. Chi troppo vuole… si  ritrova ancora decenni dopo con gli stessi irrisolti problemi. E.G.