L’Italia è quel Paese in cui sono i le forze dell’ordine ad essere messi dietro le sbarre, non i delinquenti. Lo scorso 25 giugno il Sindacato Autonomo di Polizia ha manifestato di fronte a Palazzo Chigi contro il reato di tortura. Un disegno di legge che impedirebbe alle forze dell’ordine di compiere il proprio lavoro in maniera efficiente. Le forze dell’ordine sono costrette tutti i giorni a lavorare in uno stato di paura e incertezza. Senza percepire il giusto salario e senza l’equipaggiamento adatto per fronteggiare le diverse situazioni in cui è possibile incorrere. Ora la sinistra, perché è quest’ultima a spingere per l’inserimento del reato di tortura nel codice penale, impedisce loro di proteggere i cittadini dai delinquenti, additando i poliziotti come criminali. Vigliacchi mascherati sono sempre pronti a gridare all’offesa quando vengono beccati in flagranza di reato. In fuga dopo una rapina vengono bloccati da un poliziotto coraggioso e lo malmenano per liberarsi. Quando non riescono e vengono consegnati alla giustizia ecco che l’accusato diventa accusatore e mentre il delinquente torna a piede libero il poliziotto è costretto a pagare o ancor peggio a passare qualche tempo in cella. Con il reato di tortura questo Stato vuole mettere le forze dell’ordine alla mercé di qualunque farabutto.
Noi cittadini siamo esasperati. Viviamo in un Paese che ci tassa e tartassa. Senza sicurezza per il nostro presente e sopratutto per il nostro futuro e senza sicurezza per le nostre strade. Non vogliamo un’altra legge. Ne abbiamo abbastanza di parole scritte da persone che nemmeno sanno cosa voglia dire essere italiani oggi. Vogliamo sentirci sicuri nelle nostre case. Cerchiamo qualcuno che protegga le nostre famiglie e i nostri interessi. Se i politici non vogliono farlo, che non impediscano agli eroi che indossano la divisa di fare il lavoro sporco al posto loro. La sinistra avrà anche un nuovo volto, più appetibile per qualche allocco, ma continua ad essere la sinistra di sempre; quella che odia le forze dell’ordine. Introdurre il reato di tortura non è come vogliono farci credere un modo per evitare gli abusi di potere, cosa di cui loro sono colpevoli per primi, ma il tentativo di imbavagliare chi davvero lavora tutti i giorni con spirito di sacrificio e di abnegazione per garantire la nostra sicurezza. Io mi schiero con queste persone. Io sto con le forze dell’ordine. Da cittadino italiano supporto con decisione le forze dell’ordine che tutti i giorni lottano per la mia libertà e perché la mia dignità non venga calpestata. Non posso che ringraziare tutti gli operatori del comparto sicurezza che hanno assicurato criminali alla giustizia, anche a costo della loro vita, perché credono ancora in questa Italia. Perché come me credono che la libertà e l’onesta di ogni singola persona sia importante e che se facessimo qualcosa di concreto l’uno per l’altro il nostro presente e sopratutto il futuro dei nostri figli potrà essere migliore. Il mio più sincero ringraziamento e la mia più profonda stima va a tutti gli operatori delle forze dell’ordine che tutti i giorni rischiano la loro vita per difendere la nostra e alla loro famiglie. Grazie di cuore, voi siete l’orgoglio sano del nostro paese. Dobbiamo tenere duro e non mollare perché un giorno il popolo italiano si rimpadronirà della dignità e della sovranità che gli spetta di diritto e non ha questa classe politica di inetti e traditori che ci hanno sottratto con l’inganno la nostra libertà. Avanti senza paura tutti insieme ce la faremo. Andrea Pasini, Trezzano sul Naviglio