ABBIATEGRASSO – Una festa commovente e con una grande capacità di coinvolgere tutti quella che vi è stata sabato 22 giugno in via Vespucci davanti al Carrefour ad Abbiategrasso. Fin dalle ore 9 i volontari e i ragazzi e le ragazze di Portofranco, di Nestore e dell’associazione La Tribù avevano allestito la mostra “I Volti di un’amicizia” in cui con grande originalità e immagini vive si racconta dell’amicizia che è nata dal corso di italiano fatto quest’anno a Portofranco per studenti e studentesse stranieri. La mostra, uno dei frutti più significativi del progetto “Luci nel quartiere”, è stata visitata tutto il giorno e ha molto colpito, spiegata da volontari e da chi l’ha vissuta in prima persona ha testimoniato che il vero volto dell’integrazione è l’amicizia, un’amicizia che va al cuore della domanda di senso che ha l’essere umano. Alle 16 e’ iniziata la festa, Raffaella e Ahmed hanno testimoniato la bellezza dell’esperienza vissuta quest’anno, Francesco e il suo gruppo hanno suonato pezzi di Bob Dylan, dei Pink Floyd e dei Guns ‘n Roses e davanti al Carrefour è esplosa la gioia di un anno. Ciò che ha colpito è la natura di questa esperienza, che esista un luogo dove uno possa sentirsi prezioso è un miracolo ed è ciò che tutti desiderano, adulti e giovani. Durante la festa sindaco Nai, vicesindaco Albetti e assessore all’istruzione Comelli hanno portato il saluto dell’Amministrazione comunale e l’incoraggiamento a proseguire su questa strada di vera integrazione. La festa è continuata fino alle ore 18 e con tutti i presenti coinvolti nell’amicizia nata da un piccolo e semplice corso di italiano, a segno che dove vi è il cuore la realtà diventa più umana e vengono abbattute tutte le barriere. I volti di Ahmed, Mohamed, Elaa, Sara, Ibrahim, Omar sprizzanti di gioia sono la testimonianza viva che oggi è possibile stare insieme per quello che si è, ognuno con la sua umanità che è una ricchezza per tutti. Questo si è visto sotto la tettoia del Carrefour sabato 22 giugno ad Abbiategrasso, che vi è in un piccolo quartiere un mondo già nuovo, dove semplicemente ci si guarda come persone e ci si commuove per la bellezza dell’umano. Gianni Mereghetti
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