ABBIATEGRASSO – Sono passati ben 50 anni dal ‘68, un anno di forti cambiamenti in tutti i campi dell’esistenza: nella letteratura, nell’arte, teatro, la rivoluzione sessuale, i primi movimenti femministi, l’uso di droghe e le influenze orientali ed occidentali che iniziavano ad inserirsi anche nel territorio italiano che aveva certamente bisogno di una svolta. L’associazione “Iniziativa Donna”, ormai diventata perno culturale di Abbiategrasso, ha proposto tre giorni per festeggiare quest’ondata di cambiamento di cui ancora oggi godiamo delle conseguenze. “Il nostro obiettivo era mettere una fotografia su questo periodo che ha costituito una totale frattura, ha coniugato delle lotte che prima erano impensabili, operai, studenti e intellettuali tutti uniti per il cambiamento, un cambiamento che ha influenzato molto il nostro presente. – ci racconta Nunzia Fontana, presidente di Iniziativa Donna – La nostra associazione è eterogenea e abbiamo pensato che ognuno di noi a suo modo potesse ritrovarsi nella mostra”. Un percorso storico, artistico, digitale accompagnato da un intrattenimento prolungatosi oltre le 22 hanno reso questa mostra una delle più interessanti del 2018. L’ allestimento ha previsto l’esposizione di oggetti diventati l’emblema della trasformazione anni ’70: radio, fotografie che riprendono le manifestazioni di quegli anni, quadri ispirati alla libertà, l’apertura a nuove culture come il movimento pacifista e le religioni con la statua enorme di un Buddha… cambiamenti a livello stilistico con cappotti colorati, salopette, bandane oppure elementi di chiara ispirazione alla Pop Art che, in quegli anni, arrivava direttamente dall’America. Di impronta decisamente più politica invece il resto della mostra che ripercorreva, attraverso un percorso composto da ritagli di giornale, le conquiste che progressivamente le donne ottennero dal 1968 ad oggi. Il preludio della rivoluzione si avviò già nel ’66 quando iniziò la moda delle minigonne. Fondamentale il 1970 quando è stata convalidata la legge sul divorzio, importante la lotta sull’approvazione dell’aborto, iniziata nel 1973 e conclusasi ben cinque anni dopo, in soli sei mesi dalla legge, in Italia sono stati circa 70mila aborti. È del 1981 il bacio tra due donne ad Agrigento, un fatto che sconvolse i benpensanti, le due furono condannate a sette mesi di reclusione, questo evento porta alla fondazione dei Diritti della Donna Lesbica. Nel ’99 ci fu la prima proposta per la fecondazione assistita mentre nel 2001 un importante traguardo con l’approvazione della legge sul servizio civile volontario per le donne. Fino ad arrivare al 2002 con i primi fenomeni di mobbing che sconvolsero il mondo del lavoro femminile, cosa per cui tutt’ora si sta combattendo. “Il movimento femminile e femminista ha avuto negli anni delle conquiste incredibili, che oggi diamo per scontate, infatti oggi si stanno un perdendo i forti ideali di quegli anni, forse perché la rivoluzione era legata alla collettività mentre oggi laddove c’è volontà di emergere rimane una forma individuale – continua Nunzia – siamo fieri della nostra associazione perché è rimasta quella volontà di collaborazione, di collettività”. Tutta la mostra era accompagnata da musica anni ’70, ’80 collegata ai movimenti pacifisti come Bob Marley, icona dell’attivismo contro la politica di oppressione e razziale. “Non ci siamo limitati alla mostra, ma ogni sera abbiamo proposto un intrattenimento, la prima sera attraverso la celebrazione della scrittura, la seconda sera con la forma del teatro e infine l’ultima sera è stata affidata ai giovani che hanno voluto esserci per avere voce sulla manifestazione che tiene alta la speranza di una continuità di questi ideali”. Ringraziamo le ragazze di Iniziativa Donna che ogni volta ci ricordano il valore della storia, delle donne e l’importanza della cultura, fondamentale per tenere vivi gli ideali. Ilaria Scarcella
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