ABBIATEGRASSO – La mozione proposta dal consigliere Finiguerra (Cambiamo Abbiategrasso) in merito alla valorizzazione dell’ex convento dell’Annunciata chiedeva tra l’altro, visto che da ottobre non c’è più nessun accordo tra Amministrazione e società dello chef Cracco, di cominciare a riprendere possesso di tutti gli spazi dell’Annunciata, facendo sgomberare quelli che ora risultano occupati abusivamente dalle attrezzature di Cracco. Il cons.Finiguerra ha ricordato “quanto successo negli ultimi 2 anni e mezzo quando ci era stato detto che, non potendoci più permettere di spendere ca. 200.000 euro all’anno, Cracco poteva essere una soluzione ma il ritorno è stato pari a zero. Chiediamo all’Amministrazione cosa vuol fare ora e che progetti ha. Noi crediamo che occorra riprendere pieno possesso dell’Annunciata e aprire una discussione per la progettazione”. Il sindaco Nai è intervenuto per dire che anche con il coinvolgimento di tutte le associazioni, seppur auspicabile, visto che chiedono di essere sostenute, difficilmente si arriverebbe a una gestione economicamente sostenibile. “Non rinuncerò mai all’ex chiesa con gli affreschi di Leonardo” ha detto Nai informando che recentemente tali affreschi sono costati 24.000 euro di restauro e ha continuato dicendo che per l’altra parte del complesso che si può definire ‘moderna’, vedi per esempio la foresteria in cui è coinvolta l’università, occorre pensare alla sostenibilità che fino ad oggi non c’è stata. “Maestro Martino di Cracco ha contribuito con 1.000 euro al mese e visto che l’Annunciata costa migliaia di euro, stiamo lavorando per cui ritengo superata la mozione. Ad oggi la cucina è in deposito a nessun titolo, il comune chiederà di corrispondere un canone equo. Non sono né a favore né a sfavore di Cracco – ha concluso Nai – la nostra Amministrazione vuole dare una destinazione attraverso un bando aperto a tutti”. La cons. Cameroni (Pd), ex assessore dell’Amministrazione Arrara che ha concesso a Cracco gli spazi dell’Annunciata, ha specificato che “a Cracco non è stata data tutta l’Annunciata, l’importante è definire con questa mozione che il bene resti alla città”. De Angeli (Mov. 5 Stelle) ha espresso condivisione per la mozione e auspica “una progettualità seria”. Cattoni (Cambiamo Abbiategrasso) ha detto di non comprendere perché Cracco possa continuare ad occupare spazi senza contratto, che è innegabile che l’esperienza ha deluso in quanto non ci sono stati né riscontri economici né altro. Pusterla (Abbiategrasso Merita) invece non condivide “la mozione di chi ha voluto strumentalizzare in questi anni perché ce l’ha personalmente con Cracco”. A questo punto è intervenuto Flavio Lovati (Nai sindaco). “Pur essendo d’accordo in parte con Nai – ha detto – sono più d’accordo con Cattoni quando parla di coinvolgimento della città, auspico un concorso di idee prima del bando”. Ha quindi chiarito il suo modo personale di procedere: “Non importa chi presenta una mozione, parto da un principio obiettivo, non mi piace il percorso di questi anni. Abbiamo un verbale di consegna? Si tratta di un bene sotto tutela della Sovrintendenza…ci sono titoli e regole che devono valere per tutti. Bisogna fare una valutazione a prescindere da chi ha presentato la mozione. Sento dire che si è d’accordo ma che si voterà contro, è un modo di fare politica che non mi piace”. Subito dopo anche Serra (FI) della maggioranza ha dichiarato: “Posso dire che c’è un forte malcontento rispetto all’ipotesi di confermare la presenza semigratuita di Cracco all’Annunciata. Mi auguro quindi una discontinuità dalla precedente Amministrazione nel recepire le istanze della città”. De Angeli (M5S) ha rincarato con “ mi chiedo se i limiti ci sono solo per chi non si chiama Cracco”. La ‘battaglia’ politica sul futuro dell’Annunciata è continuata ancora a lungo e per chi aveva seguito il dibattito il voto era prevedibile : la maggioranza ha bocciato la mozione, 7 i favorevoli, con il gruppo di Finiguerra anche Tarantola, De Angeli e Lovati, astenuti Serra e i 3 consiglieri Pd. La cucina di Cracco rimane all’Annunciata, se, come ha detto Lovati, Cracco dovesse vincere il bando, si avrà un dubbio legittimo sulla trasparenza dell’operato dell’Amministrazione? E.G.
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