ABBIATENSE – La battaglia per salvare l’ospedale Cantù dal degradamento, a cominciare dal nuovo P.S. chiuso di notte e penalizzato di giorno, non si ferma. I sindaci dei Comuni dell’abbiatense hanno scritto da tempo alla Regione per chiedere di dare concretezza alla delibera con cui, lo stesso Consiglio regionale che il 7 maggio scorso, subito dopo la mobilitazione popolare e istituzionale, davanti al Pirellone, ha votato la riapertura notturna del P.S. e il ripotenziamento dell’ospedale Cantù. L’assessore regionale alla Sanità, Gallera, ha però continuato a dichiarare che tale possibilità dipende da una deroga al DM70 che dovrebbe concedere il Ministro. Deroga che però lo stesso Gallera, senza interpellare nessuno, ha concesso a piccoli ospedali del varesotto che si trovano in una situazione simile a quella del nostro Ospedale. Ai sindaci comunque non è pervenuta nessuna risposta ufficiale né dall’assessore né da altri autorevoli esponenti della maggioranza di centrodestra che governa la Lombardia. Contemporaneamente era stato interpellato dai sindaci anche il Ministero della Salute che invece aveva risposto che in materia sanitaria le Regioni decidono autonomamente. Nonostante questa risposta che agli abitanti e sindaci dell’abbiatense è sempre stata desunta dalla lettura del DM70, poiché l’ass. Gallera ha continuato a sostenere la sua tesi, il presidente dei sindaci Marelli ha scritto, a nome dei 13 colleghi, al Ministro della Salute Giulia Grillo per chiedere un incontro chiarificatore e mettere fine al rimpallo che dalla Regione Lombardia rimbalza al Ministero e definire una volta per tutte a chi tocca decidere il futuro dell’ospedale Cantù, garantire i livelli essenziali di assistenza e il diritto alla salute, sancito dall’art. 32 della Costituzione italiana. Mentre la Regione continua a tacere, il Ministro ha risposto e anche celermente e, nella prima settimana di agosto, ha dato appuntamento ai sindaci a Roma alle 12 di giovedì 5 settembre. Subito dopo però si è aperta la crisi di governo che rende tutto incerto e fluido. La sottoscritta era stata invitata quale ‘memoria storica’ a partecipare all’incontro, incontro istituzionale e tecnico che però è stato cancellato ieri, lunedì 26 agosto, dalla stessa Ministro. Anche se nel frattempo cambieranno i protagonisti politici, le leggi, le regole ora in atto continueranno a valere fino a eventuali ufficiali cambiamenti e nonostante le interpretazioni e le politiche di temporanei assessori. In attesa di un nuovo governo e Ministro, gli abitanti dell’abbiatense e i loro sindaci non demordono e continuano a chiedere di rivedere una scelta politica sanitaria inaccettabile. Enrica Galeazzi
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