ABBIATEGRASSO – Una S. Messa concelebrata e molto partecipata, animata da canti liturgici e scandita qua e là da calorosi applausi, ha accompagnato l’ingresso ufficiale di don Graziano Redaelli nella parrocchia Sacro Cuore. Ad accoglierlo, domenica mattina, una chiesa gremita di fedeli e il saluto di don Innocente Binda, prevosto di S. Maria Nuova, che ha ricordato a tutti il nuovo incarico cui è chiamato oggi un sacerdote: essere presbitero nel presbiterio di una comunità pastorale e sacerdote di riferimento per una comunità parrocchiale. Gli ha rivolto, quindi, parole augurali: “Ti auguriamo di vivere senza riserve e con amore il tuo impegno, il tuo servizio sacerdotale e di trovarti bene fra noi, che ti accogliamo con tanto calore, tanto affetto e tanta preghiera. I sacerdoti oggi hanno bisogno di preghiere, non di chiacchiere”. Il giovane sacerdote nell’omelia ha ringraziato tutti e ha condiviso poi le sue riflessioni sulla pagina evangelica appena letta: “Posso davvero cambiare dentro? E’ la domanda che ci facciamo spesso. Se ciò nasce dal desiderio di uscire dal buio e venire alla luce, la possibilità di cambiare viene dall’alto, è la mano che Gesù ci tende. Diventare nuovi, rinascere è come un deserto che, grazie alla pioggia, diventa un giardino. In questa giornata in cui accogliete il sacerdote inviato, ponete un segno bello: c’è sete di Dio e Dio si fa trovare. Anche il sacerdote ha sete di Dio e lo cerca non solo in chiesa, ma anche nella vita delle persone. Il mio invito: veniamoci incontro e cerchiamo insieme il Signore con l’aiuto di Maria. Il mio augurio: camminiamo insieme”. Dopo la Comunione, una breve preghiera per don Graziano è stata recitata, a nome di tutti i fedeli, dal pulpito: “Signore, ti ringraziamo di averci inviato don Graziano come pastore delle nostre anime. Illuminalo con la tua luce, assistilo con la tua grazia, sostienilo con la tua forza. Fa’ che l’insuccesso non lo avvilisca, il successo non lo renda superbo. Fa’ che sia per noi amico, maestro, medico, padre. Dagli idee chiare, concrete, possibili, a lui la forza per attuarle, a noi la generosità della collaborazione. Fa’ che ci guidi con l’amore, l’esempio, la parola, le opere. Rendici docili alla sua voce, in lui seguiremo te. Fa’ che non si perda nessuna delle anime a lui affidate. Salvaci insieme a lui”. Anche don Angelo Portaluppi, il sacerdote più anziano, al termine del sacro rito, ha voluto rivolgere parole di benvenuto al giovane prete appena arrivato, raccontando brevi aneddoti tratti dal suo lungo sacerdozio, dicendosi certo che don Graziano si troverà bene e sarà una guida sicura per la comunità del Sacro Cuore, augurandogli, infine, di “non fare il prete, ma essere prete in mezzo a noi”. M.B.