ABBIATEGRASSO – L’Accademia dell’Annunciata non ferma la sua corsa e dopo il successo del “Quartetto Ghelos” continua con la rassegna “La Decima”. Il secondo appuntamento del 2019 è previsto per venerdì 1 marzo con “La Maddalena ai piedi di Cristo”. Chi è la Maddalena, protagonista dell’opera? “Grazie alla vicenda di Maria Maddalena, la prima discepola donna, si rompe quella barriera del limite di genere – annuncia Mons. Innocente Binda – la sua figura è di estrema importanza in quanto donna e inoltre è la prima a cui appare Gesù dopo la Resurrezione”. L’oratorio, scritto da Antonio Caldara nel 18° secolo, si terrà presso la Basilica di Santa Maria Nuova alle ore 20.45 sotto la direzione di cembalo e orchestra del maestro Riccardo Doni. Ma che cos’è un oratorio? Questo genere musicale nacque a Roma tra il ‘500 e il ‘600 e pose le basi per il teatro in musica che nella città di Venezia prese ben presto la forma di opera melodrammatica. A Roma, però, l’oratorio non ebbe uno sviluppo immediato in melodramma perché fortemente influenzato dal Papato che imponeva, a qualsiasi forma culturale, di adattarsi alle tematiche religiose. La Maddalena si apre, come vuole la tradizione, con una sinfonia, per poi dare spazio a due parti che affrontano la dicotomia ideologica tra le raffigurazioni allegoriche quali: l’Amor Terreno e l’Amor Celeste. Uno scambio di battute che si alterna tra recitativi e arie in un vortice di passioni che vedono l’Amor Terreno, ricco di sofferenze e discordie, opporsi all’Amor Celeste, che tenta di attrarre Maddalena verso un amore fatto di virtù. La musica gioca il ruolo di interprete dei sentimenti della Maddalena, talvolta combattuta tra il bene e il male, rappresentata con una musica a tratti dirompente e cullante come l’aria del sonno da cui prende inizio l’opera. Un dialogo soprattutto musicale tra gli strumenti, più lievi, dei recitativi e quelli delle arie: più intensi e che richiedono uno sforzo vocale e strumentale non indifferente. Per coinvolgere il pubblico saranno presenti due schermi dove verrà proiettato il testo del libretto in quella che sarà una più che mai suggestiva Basilica. L’organico musicale comprende 17 strumenti per l’orchestra barocca (archi e cembali) che accompagnerà sei voci monodiche. Uno spettacolo da non perdere per gli appassionati ma anche tra chi vuole godere di un’arte così antica come quella dell’oratorio. L’ingresso è gratuito. Ilaria Scarcella