ABBIATEGRASSO – Lunedì 16 settembre nel tardo pomeriggio con una lunga, esauriente conferenza stampa, circondato dai componenti del consiglio d’amministrazione, dal direttore Leoni, dal coordinatore Battaglini e dal direttore sanitario dott.ssa Bruno, il presidente della Fondazione Casa di Riposo città di Abbiategrasso, avv. Paolo Bonecchi, ha riposto alle “eccezioni e osservazioni formulate dal consigliere di minoranza Granziero”. Ha dato quindi conto di un anno e mezzo di gestione della struttura, ricordando di aver iniziato il mandato solo a giugno 2018, ha rimandato al mittente le eccezioni catastrofiche e ha rassicurato sul presente e futuro. Ha iniziato con una macrolettura dei 2 bilanci 2017-2018, il 2017 è terminato con 40.000 euro in più e il 2018 con 80.000 in meno e ha spiegato perché. Le entrate maggiori provengono dalle rette degli ospiti e dai contributi regionali  cui si aggiunge un extrabudget a fine anno che Regione Lombardia distribuisce in base alle risorse che ha a disposizione. Il saldo da ATS di 166.000 € è arrivato nel 2017 il 28/12, 5 giorni prima della chiusura del bilancio che è risultato in attivo di 40.000euro. Invece nel 2018 il saldo di 100.000 è arrivato solo il 29/1/2019 e il bilancio è stato chiuso prima con un passivo di 80.000 euro. Peraltro, mentre nel 2017 dalla Regione erano arrivati extrabudget  40.000 euro, nel 2018 ne sono arrivati solo 3.000, ben 37.000 euro in meno. Per il fotovoltaico, a causa di un cortocircuito nella ricezione dei documenti nel 2018 è arrivato un rimborso minimo rispetto al 2017, sommando e paragonando quanto è stato corrisposto e i ricavi, sono 70.000 in meno gli introiti nel 2018. Come se non bastasse nel  giugno 2018 al momento dell’insediamento  il nuovo Consiglio di Amministrazione “si è trovato sul tavolo un atto giudiziario per una cooperativa che gestiva la RSA, cooperativa che ha perso il ricorso ma la Fondazione ha dovuto anticipare 11.000 euro di spese legali di cui attende il rimborso. Tra le spese in più anche 12.000 euro di assicurazione per tutelare la Fondazione. Si lavora di più e si spende di più, alle spese ordinarie si sono aggiunti quest’anno 40.000 euro di manutenzione straordinaria alla struttura, nel 2017 si sono spesi solo 10.900. Dal 2013 al 2017 si sono spesi in tutto 50.000. Per rispettare la normativa si è dovuto provvedere con il  58% in più, pari ad altri 18.000 euro per le ore di formazione. La nuova legge di Bilancio impone  l’IVA al 5% per contratti ex novo e rinnovi, si pagano ca. 50.000 in più all’anno, quindi il nuovo Consiglio si trova nella necessità di incrementare le entrate. Un’entrata certa era assicurata da 7 posti letto di sollievo, ora la normativa impone che siano un minimo di 10 fino a 20. Poiché gli spazi esistenti non sono sufficienti  ad ospitare almeno i tre letti mancanti, si sta valutando di operare con un’ala nuova con 20 posti letto che potrebbe essere posizionata sul retro. Si confronteranno costi e benefici, consapevoli che l’operazione servirebbe ad aumentare l’offerta, rispondendo contemporaneamente anche all’aumento della domanda, a introitare ricavi e aumentare il valore dell’immobile. Per quanto riguarda il coordinatore, Bonecchi ha spiegato che è stato scelto perché in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa, la persona che ha sostituito pur essendo stata reintegrata nel ruolo in Rsa con lo stesso compenso, ha fatto un’altra scelta professionale, così una collaboratrice che si occupava di assistenza domiciliare mentre un terzo infermiere per motivi familiari ha deciso di tornare in Sardegna. Il presidente Bonecchi ha elogiato la direttrice sanitaria dott. Bruno a cui si sono aggiunti ora altri 2 medici giovani e motivati oltre a un cardiologo e una dietista che svolgono anche servizi burocratici e offrono un servizio interno agli ospiti a cui sono risparmiati code e uscite. “Gli indici di soddisfazione di cui ha parlato il cons. Granziero, non si comprende cosa intenda, se si riferisce alla custom satisfaction , nessuna criticità particolare è stata rilevata dai questionari compilati dai famigliari. Per quanto riguarda l’indice di saturazione risultano 90 persone in lista d’attesa e l’indice di appropriatezza, dall’ultima ispezione, risulta leggermente in flessione ma sempre sopra i minimi. Il sistema di controllo e monitoraggio VitaAlert partito ad ottobre dello scorso anno in via sperimentale con 10 letti, continua. Si tratta di un sistema che rileva i parametri vitali dell’ospite e invia segnali telematici all’operatore che, all’occorrenza, può intervenire immediatamente. Per raccogliere fondi e continuare il programma di ArteTerapia utile a stimolare gli ospiti, si rifarà una cena come lo scorso anno. Un’altra anticipazione riguarda il reperimento gratuito, tramite amici sponsor, di vernici per reimbiancare l’intera struttura. Un report quindi particolareggiato ed esauriente. La conferenza stampa è stata videoripresa indiretta dall’Eco della città ed è disponibile sulla pagina Facebook. E.G.