ABBIATEGRASSO – Nella seconda serata dedicata a discutere i punti all’o.d.g. del Consiglio comunale, sei erano firmati da Domenico Finiguerra, cui va riconosciuto il primato di “polemista” e doti dialettiche da maratoneta certo non apprezzate da sindaco e assessori che ogni volta si accapigliano verbalmente con lui. Più di una volta, anche giovedì sera, è scoppiata infatti la bagarre con scambi di accuse e richiesta di moderazione dei termini, ritenuti offensivi da entrambe le parti. La prima interrogazione di Finiguerra aveva per oggetto “richieste sedi associazioni”, cioè l’elenco di quali associazioni hanno chiesto una sede all’Amministrazione comunale, a quante e a chi sono state assegnate, quante sono ancora in attesa. L’assessore Brusati ha risposto citando dal 2010 sia le sportive che le culturali, ha chiarito che “il Comune percepisce un canone complessivo annuo di 21.000 euro dalle associazioni sportive, nessun canone per le altre. Una sola associazione è in attesa di sede, giovedì prossimo approveremo il bando per 27 sedi con contratto scaduto o in scadenza”. La seconda interrogazione chiedeva la “rendicontazione del Tabù Festival 2014, quanto abbiamo speso e quanto incassato”, ha risposto l’assessore Colla che la determina 145 è consultabile online, con le singole voci, si sono anche risparmiati 215 euro di Siae, invece di 34.971,28 euro, se ne sono spesi infatti solo 34.746,28. Entrati 1.000 euro di sponsorizzazioni, 500 dal Comune di Cassinetta, 50 pasti gratis, 3.025 euro dalla vendita dei biglietti. Finiguerra ha ribattuto all’assessore Colla “Non sono contro la cultura ma ai surfisti che si divertono grazie alle onde sollevate da altri… potrebbero pagarsi il biglietto pieno invece che farlo pagare alla collettività, no alla cultura per pochi…” L’interrogazione successiva riguardava “l’affidamento Annunciata- consulenza legale all’avvocato Comba”, che doveva controllare il bando pubblico annunciato lo scorso dicembre. “12.688 euro non spesi bene, – ha esordito Finiguerra – la Giunta ha infatti sospeso il bando per la concessione a Cracco dell’Annunciata per una decina d’anni. Voglio sapere come sono stati spesi quei soldi e se le prestazioni sono già state pagate”. L’assessore Colla ha confermato che “l’avv. Comba ha curato la predisposizione del bando, un incarico conferito per la complessità del provvedimento con la finale individuazione di un soggetto interessato. Il legale è stato liquidato con 12.688 euro”. Finiguerra si è dichiarato: “Non soddisfatto, sono stati spesi quasi 13mila euro per una cosa che faceva acqua e che avete sospeso. Abbiamo tanti dipendenti capaci ma si sprecano soldi, vedi i 30mila euro per la revisione del Pgt. A chi vi dice il vero date del falso…non sono soddisfatto”. L’interrogazione successiva al n. 14 aveva per oggetto “concessione locali dell’ex convento dell’Annunciata all’associazione Maestro Martino”, l’associazione dello chef Cracco. Finiguerra ha parlato di un accordo-regalo a Cracco che rappresenta una scorciatoia per l’Amministrazione Arrara per gestire il momento Expo. “Cracco farà i suoi eventi per un anno a canone 0 e neanche le utenze vi fate pagare”. L’assessore Brusati ha risposto di ritenere Cracco “un valore aggiunto, visto che è stato nominato ‘ambasciatore’ di Expo da Regione Lombardia e che i due eventi che organizzerà compenseranno l’eventuale affitto”. La seguente interrogazione, presentata dall’Officina, proseguiva sullo stesso tema ed entrava nel merito dell’accordo che, secondo l’ass. Brusati, è sì gratuito ma riguarda solo alcuni spazi, “la soprintendenza non ha precluso la finalità dell’accordo, – ha risposto l’assessore – non esiste obbligo di rendicontazione, né di produrre bilanci”. Le due mozioni seguenti: “La concessione in comodato d’uso a Cracco, revoca in autotutela” e le “linee di indirizzo sulla gestione dell’ex convento” volevano dimostrare che “non sussistono interessi superiori dell’Amministrazione e in modo particolare per tutti gli abbiatensi che devono pagare anche le utenze di Cracco che pagherà soli per i giorni in cui ci saranno eventi”. Durante il dibattito i consiglieri di maggioranza hanno difeso le scelte dell’Amministrazione, Ceretti si è distinto chiedendo di “sospendere il giudizio fino a quando Cracco ci farà capire cosa intende fare” e ha chiesto a Finiguerra di ritirare la mozione per poter ridiscutere. Finiguerra non l’ha ritirata e anche l’ultima mozione che ha presentato è stata bocciata. E.G.