ABBIATEGRASSO – Ci sono giorni in cui la nostra bella città non appare allo sguardo pulita come dovrebbe essere e come si merita, nonostante gli sforzi degli addetti alla pulizia di strade e piazze, già in movimento all’alba con l’uso di macchinari rumorosi per raccogliere i rifiuti disseminati qua e là da cittadini amanti del degrado. Mercoledì scorso la camminata dal centro storico al rione Darsena, passando per viale Mazzini, è stata uno slalom assai spiacevole tra cartacce, mascherine, fazzoletti di carta, tappeti di mozziconi, scontrini buttati a terra invece che negli appositi cestini dei rifiuti. Come se non bastasse, lo sguardo era costretto a posarsi su un altrettanto spiacevole spettacolo: sacchetti colmi di rifiuti indifferenziati abbandonati ai piedi di un albero nello spazio verde del quartiere; una panchina contornata di carte, lattine e bottiglie vuote; aiuole scambiate per discariche e persino la buccia di una banana appesa ai rami di cespugli rinsecchiti in una fioriera; cocci di bottiglia sull’alzaia lungo il Naviglio molto frequentata dai ciclisti. E sabato mattina, dopo un venerdì sera di bagordi, in piazza Castello, all’angolo con la via Cantù, un’altra fioriera appariva presa di mira da persone incivili che lì avevano buttato i resti del loro gozzovigliare notturno. La nostra bella città non merita tanto disinteresse. Facciamo appello agli insegnanti, ai genitori, agli educatori in ogni ambito, perché non si stanchino di insegnare ogni giorno alle nuove generazioni il rispetto per la città e per i concittadini. Sono anche queste lezioni di educazione civica. M.B.
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