ABBIATEGRASSO – Una città capace di immergersi nelle atmosfere di un’epoca, quella rinascimentale di Leonardo Da Vinci, per celebrare la sua rivoluzione artistica, scientifica e umanistica. A 500 anni dalla sua morte (1519) il Comune di Abbiategrasso in collaborazione con l’Ufficio Cultura ha voluto dedicare per un intero weekend (e oltre), con tante iniziative per fare un tuffo nel passato rinascimentale: dove l’uomo inizia ad essere al centro di ogni discussione teorica, letteraria e scientifica. Un weekend ricco dove i cittadini e curiosi hanno potuto scegliere tra le esperienze più disparate: dalle mostre d’arte, proiezioni cinematografiche, installazioni dal vivo, suggestive proiezioni sul retro del Castello Visconteo e feste medievali. Partiamo dalla mostra presso i Sotterranei del Castello Visconteo intitolata “I riflessi del genio di Leonardo”. I curatori, Simone Ferrari e Alberto Cottino, hanno selezionato quattro opere di scuola leonardesca: “Madonna col bambino e San Giovannino” di Martino Piazza, “Madonna con bambino” di Cesare da Sesto, la “Veronica” di Marco d’Oggiono, uno dei primi fautori della generazione di allievi di Leonardo. “Leonardo non ha mai dipinto una Veronica ma possiamo trovare tantissimi elementi di influenza vinciana nel quadro di d’Oggiono: dalla dolcezza delle sfumature, la delicatezza dei contorni della figura, i passaggi chiaroscurali graduati e le atmosfere che espletano i moti dell’anima – spiega Simone Ferrari – nessuno dei suoi allievi riuscirà mai a raggiungere il livello di Leonardo tuttavia, attraverso queste quattro opere, che vedono una distanza cronologica di oltre un secolo, possiamo notare come fino a metà del 1600 Leonardo ha influenzato i pittori milanesi”. Non è un caso che l’ultimo quadro, la “Madonna col bambino” di Giovanni Stefano Montalto, di epoca seicentesca mostri ancora, grazie anche all’influenza Borromea, tratti caratteristici di Leonardo: dalla plasticità, la luce e il paesaggio in lontananza. La mostra “I riflessi del genio di Leonardo: quattro opere fra Rinascimento e Seicento” rimarrà aperta sino al 30 giugno. Un weekend introdotto con un alto livello culturale considerando che le opere provengono da collezioni private ed è dunque difficile riuscire a vederle in altri luoghi pubblici. Già da venerdì quindi, i cittadini si sono ritrovati completamente immersi in questo clima culturalmente molto stimolante , arricchito dallo spettacolo in movimento “L’altro Leonardo”. In quale altra città, girando per una passeggiata pomeridiana, avreste avuto la possibilità di incontrare attori dal vivo che attraversano le vie del centro a bordo di macchinari mastodontici? La risposta la sappiamo tutti. Abbiategrasso ha la fortuna di avere associazioni come Crapula Teatro e Menti Pensanti che ancora una volta hanno unito le forze dando nuova vita all’arte teatrale; un’arte che ora scende direttamente in piazza per divertirsi e far divertire, ma anche per far pensare. Suggestiva ed emozionante l’esperienza del video mapping a cura dell’associazione “Le cicale dell’Arconte” che venerdì sera ha proiettato sul retro del Castello Visconteo un video dedicato ai temi leonardeschi: dai suoi appunti ai prototipi dei macchinari, studi sul corpo umano, la delicatezza delle sue opere: dalle diverse rappresentazioni dell’iconografia cristiana fino all’apoteosi dell’ultima cena, animando finestre, porte e la struttura stessa del Castello, un’esperienza unica capace di tenere incollati all’insù gli occhi del pubblico numeroso e affascinato da una genialità oltre i confini del tempo e dello spazio. Ilaria Scarcella
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