ABBIATEGRASSO – “La Filarmonica è…giugno in concerto”, così si legge sul retro dell’Informatore, il giornalino semestrale del complesso bandistico La Filarmonica che, in occasione della pubblicazione in corrispondenza dei due concerti più importanti dell’anno (quello di giugno e quello di novembre), tenta di racchiudere in una frase gli esiti e i frutti della stagione musicale che sta giungendo al culmine. I musicanti della Filarmonica, infatti, hanno votato i fine settimana del mese di giugno alla musica, dedicandosi contemporaneamente alla preparazione dei concerti di Cusago e di Bubbiano (tenutisi rispettivamente il 9 e il 10 giugno) e al tradizionale concerto nel Quadriportico della Basilica di Santa Maria Nuova ad Abbiategrasso, che si è svolto lo scorso sabato 16 giugno. Il concetto di “cantabile” che per il mondo musicale ottocentesco ha rappresentato un principio ispiratore costante e un modo di pensare la musica, è stato il leitmotiv della serata e ha accompagnato il pubblico lungo un percorso cronologico a rovescio, a partire dalle sonorità della fine del primo secolo dell’età contemporanea, caratterizzato da grandi trasformazioni sociali, politiche, culturali ed economiche, fino ai suoi inizi, per rintracciare le origini di questa sensibilità. Ad introdurre di volta in volta i singoli brani sono stati dei file audio registrati, nei quali alcuni bandisti hanno dato voce a lettere e scritti dei compositori protagonisti della serata o di altri personaggi a loro vicini, quasi come se quei grandi artisti vissuti in un’epoca sentita talvolta molto lontana, fossero stati riportati in vita, per raccontare i principi ispiratori delle loro musiche e delle loro intuizioni. Il programma ha avuto inizio con l’esecuzione dell’Ave Maria su scala enigmatica di un maturo Giuseppe Verdi, composta nel 1898 e caratterizzata da una sonorità inusuale, per poi proseguire con Chanson de Matin di Edward Elgar e con la delicatissima Lacrymosa dal Requiem composta da Verdi ad un anno dalla morte di Alessandro Manzoni, nel 1874. Inutile dire che lo splendido contesto del Quadriportico ha contribuito a generare l’opportuna atmosfera di raccoglimento e di silenzio che ha accompagnato l’esecuzione della lenta e solenne Processione di Elsa al Tempio, tratta dal Lohengrin di Richard Wagner e la Sinfonia dall’opera Nabucco di Verdi, con la quale si è palesata la differenza che sussiste tra l’opera tedesca e quella italiana, rappresentate da due talenti opposti che si sono (quasi) sempre ignorati anche se, tacitamente, l’uno apprezzava la diversa genialità dell’altro. È stata poi la volta della cantabilissima Norma di Vincenzo Bellini a condurre verso il termine della serata, rappresentato dall’Ouverture in do maggiore per fiati, di un Felix Mendelssohn appena 17enne, in cui una prima parte molto cantabile lascia spazio ad una seconda di registro diverso, caratterizzata da un allegro vivace. Gli applausi dei presenti e la soddisfazione sul volto dei musicanti e del direttore Dario Garegnani, hanno infine condotto all’immancabile bis, la briosa e frizzante Marcia dalla First Suite di Holst. Dopo i dovuti ringraziamenti a don Innocente Binda per l’ospitalità, alla associazione Amici del Palio per aver prestato le sedie per il pubblico e a tutti coloro che hanno collaborato per l’ottima organizzazione del concerto, il presentatore Giuseppe Comincini ha ricordato i prossimi appuntamenti della Filarmonica, orgogliosa di proporre al pubblico programmi sempre innovativi e stimolanti. Difatti, in occasione della iniziativa “La città che ti piace sotto le stelle” organizzata dai commercianti abbiatensi, venerdì 22 giugno alle 21.00 la Big Band della Filarmonica proporrà un’esibizione musicale dai ritmi swing e jazz presso il caratteristico cortile della gentile signora Masserini, in Corso Italia numero 52, ad Abbiategrasso. La sera di domenica 24 giugno, al termine della processione nelle vie circostanti la chiesa di San Pietro, in occasione della festa di San Pietro e Paolo, si svolgerà il tradizionale concerto presso l’ex oratorio femminile in via Curioni ed infine, sabato 30 giugno, ancora la formazione della Big Band di esibirà a Rosate, nella piazza antistante la Chiesa. Chiara Magistrelli
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