ABBIATEGRASSO – Venerdì 1° giugno si è tenuto un convegno nell’aula magna dell’Istituto E.Alessandrini per gli studenti delle classi 5e del Liceo, dell’Istituto Tecnico e del Professionale, un convegno in collaborazione con il Rotary Club Abbiategrasso che da 20 anni organizza incontri di orientamento, formazione e informazione, quest’anno il titolo “Il tuo futuro dopo la scuola” per, ha detto la preside Alba Arcidiacono, riflettere sullle proprie aspirazioni e aspettative. “L’abito non fa il monaco, non fermiamoci alle apparenze ma è pur vero che l’abito che indossiamo ci caratterizza come ogni comportamento non verbale. Dobbiamo essere consapevoli e riflettere…” E per rendere ancora più chiaro il concetto, la Preside ha proposto un breve spezzone di un film che ha dimostrato quanto comportamenti, abbigliamento, ogni particolare viene analizzato e vengono studiate le percezioni che creano consenso. Il vulcanico presidente del Rotary Club Abbiategrasso, Lucio Fusaro, presentando l’iniziativa ha anche spiegato cos’è il Rotary e ha parlato della sua esperienza personale e professionale, imprenditore e presidente della Powervolley, squadra di pallavolo di serie A, ha ripreso e rafforzato il concetto ‘del gioco di squadra’, importante sempre nella vita. Un concetto che nel Rotary diventa condivisione per raggiungere obiettivi importanti a favore delle comunità locali o in altre regioni del mondo come hanno dimostrato le immagini che intanto scorrevano sullo schermo, una serie di ‘service’, dalla gelateria gestita da disabili a Vigevano, il pulmino per il gruupo Andy, da quello per la scuola in India, alla campagna rotariana di vaccinazione che ha sconfitto la polio nel mondo. Ma il Rotary non è solo per adulti, dai 18 ai 30 anni si può far parte del Rotaract, amici che si divertono insieme organizzando iniziative che hanno lo scopo di far qualcosa, piccole o grandi cose, per chi ha bisogno, Matilde e Francesca hanno invitato a farne parte. Carlo Andrisani che dal 1° luglio prenderà il posto di Fusaro come presidente del Rotary, la carica è annuale, presente con i colleghi della sua azienda per offrire consigli utili a preparare il curriculum e ad affrontare il primo colloquio di lavoro, ha suggerito: “Non presentatevi senza sapere nulla sull’azienda, documentatevi su chi avete davanti. Anche l’aspetto visivo è determinante. Raccontate solo ciò che vi appartiene o sarete sgamati in pochi minuti. Non avete esperienze da comunicare ma le aziende vi richiedono potenzialità. L’azienda è un gruppo, occorre saper lavorare insieme. La valutazione scolastica è un punto obiettivo di partenza ma chi ha preso 70 può dimostrarsi più brillante di chi ha preso 100…” Il dott. Giovanni Nava, direttore del personale di SSI s.p.a., ha detto che riceve 5.000 c.v. all’anno, ne seleziona più o meno la metà, convoca ca. 400 candidati che si presentano in numero ancora minore perché non tutti hanno la forza di mettersi in gioco o, se si presentano, deludono perchè lo fanno senza convinzione, forse solo perché spinti dai genitori. “Se fate un colloquio, fatelo con convinzione – ha esortato – ogni piccolo bagaglio che acquisite può servire per un passo, un colloquio successivo e vi apre la mente. E’ fondamentale come vi presentate: niente piercing, almeno con una camicia, capelli in ordine, l’aspetto fa parte della vostra crescita…” Il dott. Paolo Ragni, responsabile della selezione del personale della stessa azienda, ha subito messo in guardia: “Non provate ad ingannare il selezionatore, non ce la farete. Occorre un c.v. che abbia un senso e che vi rappresenti realmente, una foto ‘pulita’, l’azienda non vi prende perché siete carini o simpatici. Occorre che quanto esposto nel c.v. sia vero, quanto dichiarate sarà sottoposto a verifiche. Mettete in evidenza un vostro punto di forza, un interesse o una qualità particolare possono indicare la persona giusta per un dato lavoro. Aver un buon c.v. e sapervi presentare significa poter andare avanti, indicate le vostre competenze informatiche e le conoscenze linguistiche, requisiti fondamentali”. E’ seguito poi un momento interattivo, ripreso da Canale Europa, con domande da parte degli studenti e 2 colloqui tenuti dai selezionatori con due studentesse che hanno ulteriormente illuminato su quali sono e perché i comportamenti, le modalità e le risposte che premiano o penalizzano durante un colloquio di lavoro. Un’esperienza e consigli che per i ragazzi si riveleranno preziosi nel loro prossimo futuro, dopo la maturità che affronteranno tra poco per poi fare quel “balzo nel mondo del lavoro e della vita” di cui ha scritto, nientemeno che il neo Ministro all’Istruzione, Marco Bussetti, nel messaggio arrivato nel frattempo all’amico Lucio Fusaro che l’aveva invitato al convegno in qualità di Provveditore agli Studi di Milano, “assente giustificato” perché impegnato a Roma per il giuramento da Ministro del nuovo governo italiano. E.G.
Nessun commento