Una Pasqua a sorpresa, una Pasqua senza precedenti e speriamo unica. Una Pasqua senza ulivo, senza i riti della Settimana Santa che evoca Passione e il dolore che ci pervade, con chiese chiuse in cui entrano solo i celebranti a cui si uniscono con la preghiera i fedeli che seguono le funzioni religiose in tv e streaming. Per evitare assembramenti e quindi possibili contagi, nel mondo stravolto dal Coronavirus anche il Papa ha rinunciato alle celebrazioni liturgiche nei modi tradizionali, per raccogliersi in preghiera nei luoghi consueti ma ora deserti seppur in mondovisione. Il Papa parla di questo momento buio, del silenzio che ci circonda ma apre il cuore alla speranza, mai come questa Pasqua fa pensare e sperare nella Resurrezione. Cattolici o di qualunque altra fede, siamo tutti costretti a restare a casa, con l’ansia per un futuro incerto, ci dobbiamo preparare ad affrontare cambiamenti radicali, le nostre vite stravolte dal virus non saranno più come prima ma possiamo fare in modo che siano addirittura migliori se abbandoniamo le vecchie aspettative, se attribuiamo loro un valore diverso, se ci permetteremo di risorgere a nuova vita.
L’Eco della Città questa settimana decide di uscire esclusivamente con un’edizione online. Dovendo procrastinare la stampa da lunedì, giorno di Pasquetta, al giorno successivo, considerando che la distribuzione in questo momento è più problematica e subirebbe ritardi, dà appuntamento con le copie cartacee sul numero del 21 aprile che proporrà anche quanto non avete trovato in questa edizione on line. Continuate a farci pervenire le vostre testimonianze e richieste anche attraverso il numero WhattsApp 375.5456298. Dalla redazione ancora Buona Pasqua a tutti con un abbraccio e con la certezza che “insieme ce la faremo!” (Foto di Mario Pala)
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