ABBIATEGRASSO – Ad illuminare una grigia mattinata di novembre ci hanno pensato, venerdì scorso, i bambini e i ragazzi delle scuole primarie e secondarie della città, con striscioni, cartelli, bandiere arcobaleno, bandierine multicolori e con la vivacità tipica della loro età. In rappresentanza delle diverse scuole dell’obbligo cittadine alcune classi sono uscite dalle aule a metà mattina per una lezione speciale e si sono ritrovate in piazza Castello a formare un allegro e colorato cerchio, vociante e in perenne movimento. Ad accoglierli il sindaco Pierluigi Arrara e l’assessore alle Politiche scolastiche ed educative Graziella Cameroni, che ha sottolineato l’importanza della giornata, “un momento in cui ci ricordiamo, ancora di più rispetto agli altri giorni, del valore della pace, che dobbiamo impegnarci a portare avanti, nelle scuole ad es., la pace è anche fra voi, e poi è importante pensare a chi non è così allegro oggi, a chi la pace non la sta vivendo nei tanti Paesi in guerra”. Si è dato spazio, quindi, alle voci di bambini e ragazzi, alle loro riflessioni, frutto di un lavoro svolto con gli insegnanti, su pace e guerra, sui diritti dei bambini non sempre rispettati in ogni parte del mondo, ma anche sui recenti tragici fatti accaduti a Parigi, ai ringraziamenti al primo cittadino per i lavori di messa in sicurezza del tetto della scuola, ma anche alla richiesta di “sostituire i vecchi banchi malandati e pericolosi, per permettere di studiare in un luogo, oltre che idoneo, confortevole”. Una bella poesia di Gianni Rodari e una canzone intonata in coro ha concluso gli interventi delle nuove generazioni, cui si è rivolto, infine, il Sindaco per ribadire l’importanza della giornata e della manifestazione dei bambini ad Abbiategrasso, perché “quando parlano i bambini tutti li ascoltano”, per gridare tutti insieme che “bambini e ragazzi vogliono la pace, così come gli adulti di Abbiategrasso”, per ricordare che “in molte zone del mondo i diritti dei cittadini più giovani vengono calpestati, mentre ogni bambino deve avere le proprie opportunità, di studiare, fare sport, appassionarsi alla musica”, e dunque “occorre battersi sempre per i diritti dei bambini in tutti i Paesi”. “La pace è la cosa più bella che ci possa essere – ha concluso il sindaco Arrara – Il coraggio è più forte della paura, non ci lasceremo sconfiggere dalla paura. La città è vostra, la gestirete voi da protagonisti in futuro. Tutti insieme, dunque, dobbiamo impegnarci a cambiare questo mondo che ci fa arrabbiare e a sconfiggere la guerra volendoci bene”. In marcia, poi, al grido di “Pace, pace!”, alunni, insegnanti e autorità hanno raggiunto piazza Marconi dove, davanti al palazzo comunale, il Sindaco ha concluso la manifestazione invitando tutti a “ribadire l’impegno a dire no alla guerra e a qualsiasi forma di violenza, perché qualsiasi bambino, in ogni parte del mondo, possa crescere in libertà, fraternità e accoglienza”, dopo aver proposto la rilettura della poesia “Promemoria” di Gianni Rodari, che così recita: “Ci sono cose da fare ogni giorno:/lavarsi, studiare, giocare,/preparare la tavola,/a mezzogiorno./Ci sono cose da fare di notte:/chiudere gli occhi, dormire,/avere sogni da sognare,/orecchie per non sentire./Ci sono cose da non fare mai,/né di giorno né di notte,/né per mare né per terra:/per esempio, la guerra”. Un promemoria importante per tutti noi, piccoli e grandi. M.B.