ABBIATEGRASSO – Il Consiglio comunale di giovedì 28 febbraio è continuato lunedì 4 marzo ed è iniziato con i punti dedicati ad Amaga presentati dalle liste civiche di minoranza Cambiamo Abbiategrasso, Ricominciamo Insieme e dal Movimento 5 Stelle. Due interrogazioni distinte sulla “situazione crediti, debiti e liquidità” di Amaga Spa e di Navigli Ambiente Srl al 31/12/2018, seguite da altre due mozioni-dibattito. La prima sulla “situazione di Amaga Spa e Società controllate” e la seconda sulla “Revoca dei Servizi affidati ad Amaga e Trasparenza”. L’ass. Bottene alle prime due domande analoghe, riguardanti i conti dettagliati richiesti per Amaga e Navigli Ambiente, ha risposto: “Non sono pervenuti dati dettagliati per ciascun servizio gestito, in quanto la società ha dichiarato di non avere ancora il dato disponibile”. Alla domanda sul grado di esigibilità e prevista tempistica del recupero di eventuali crediti, l’assessore ha risposto: “La società non ha comunicato nessuna criticità nel merito”. Alla successiva domanda se fosse stata verificata da parte dell’Amministrazione comunale l’effettiva attività di recupero crediti da parte di Amaga, la risposta è stata: Sì, l’Amministrazione ha verificato l’esistenza in Amaga di una procedura per la riscossione dei crediti che prevede anche il pignoramento di beni. Al quesito su quanto ammontano i debiti di Amaga verso le banche, entro 12 mesi e con quali banche, risulta che ammontano a 1 milione 242.000 euro, 854.000 euro suddivisi tra Monte Paschi di Siena per 527.000, Bnl 185.000, Ubi 141.000. Debiti per mutui: 388.000 suddivisi tra Ubi, MPS, Bnl, Cassa Depositi e Prestiti. I debiti di Amaga invece oltre i 12 mesi ammontano a 789.000 euro suddivisi tra le stesse banche citate. I debiti contratti con i fornitori ammontano a 1 milione 819.000 euro di cui in scadenza al 31 dicembre 2018 1 milione 357.000 e 471.000 con scadenza entro febbraio 2019. L’entità della liquidità della partecipata Amaga al 31 dicembre 2018 è di 5.117 euro. La minoranza (escluso il Pd) ha chiesto anche se l’Amministrazione comunale ha verificato se Amaga è in grado di estinguere i debiti contratti con gli introiti derivanti dai servizi che le sono stati affidati e altre operazioni finanziarie e patrimoniali. L’ass. Bottene ha risposto ripercorrendo cronologicamente la gestione di Amaga, ha citato la verifica fatta nel settembre 2017 che ha appurato che i servizi affidati non sono in grado di estinguere i debiti dal 2012 e il prelievo di 1 milione e 500.000 euro da parte del Comune sono l’origine dell’attuale situazione finanziaria. L’ass. Bottene ha assicurato che l’attuale Amministrazione intende riproporre i tre macro obiettivi con cui si vuole mantenere operativa Amaga e in grado di rendere servizi adeguati alla cittadinanza. Finiguerra, che ha presentato le interrogazioni, ha commentato: “Sono parzialmente soddisfatto, alla prima domanda rispondete che i dati non sono pervenuti, come può il Comune tollerare di non avere i dati relativi alla sua società più importante? Per Navigli Ambiente, lo stesso film, mi chiedo qual è la sollecitudine dell’Amministrazione verso chi dirige le partecipate, ma immagino ci siano stati rapporti intensi e con qualche problema viste le dimissioni del presidente di Amaga, Scotti, e dell’ass. Dodi. Credo si doverssero sentire i dirigenti di Amaga e i revisori dei conti. Ad interrogazioni su un bene comune ritengo si sia risposto con superficialità”. E.G.
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