ABBIATEGRASSO – La prima mozione-dibattito presentata dai gruppi di minoranza verteva sulla “situazione di Amaga Spa e Società controllate”, tra i primi ad intervenire il cons. Cattoni (Cambiamo Abbiategrasso) che ritiene “non ci sia mai stato in 42 anni l’auspicato svezzamento, rapporti con l’Amministrazione che han portato a non chiedere da quest’ultima la revisione delle tariffe se i servizi da Amaga non vengono fatti, non vengono mai applicate le penali previste nel contratto. Vedi il contratto rifiuti del 2013 al costo di 9 milioni che prevedeva servizi mai attivati. Un contratto di 5 milioni di euro…” Lovati (lista Nai sindaco) ha spostato l’attenzione “sul campanello del presidente Tagliabue dimostra che l’interrogazione-mozione non è lo strumento ideale per parlare di Amaga, ci troviamo in difficoltà ad affrontare un argomento da sviscerare con calma in uno o più commissioni”. La cons. Cameroni ha invece ripercorso le motivazioni per cui l’Amministrazione Arrara ha prelevato da Amaga 1 milione e mezzo di euro, dipeso dal saldo negativo lasciato nel 2011 dall’Amministrazione precedente, “ per i forti debiti  ereditati dall’Amministrazione Albetti”e  i tagli successivi ai Comuni hanno costretto al prelievo, secondo Cameroni. Anche il sindaco Nai ha poi sostenuto che “ci vuole più tempo per parlare di Amaga e in sedi più opportune”. Il cons. Finiguerra ha ribattutto che “interrogazioni e mozioni sono gli strumenti a disposizione, le commissioni le convoca il presidente e siamo qui – ha ricordato – perché il cons. Serra e l’ass. Bottene hanno fatto affermazioni preoccupanti, Amaga è una società che opera in regime di monopolio, senza concorrenti, ci chiediamo com’è possibile che, per esempio, con le farmacie sia in perdita quando quelle private guadagnano”.  Il Presidente Tagliabue ha ricordato a Finiguerra che esiste un altro strumento: “Il Consiglio comunale aperto senza tempi”. Per ultimo è intervenuto l’ass. Bottene che ha invitato ad usare “prudenza quando si parla di Amaga, per rispetto ai lavoratori…” La seguente interrogazione-mozione riguardava la “revoca dei Servizi  Affidati ad Amaga e Trasparenza”, un testo molto lungo e articolato, letto dal cons. Finiguerra che ha riservato sorprese e suscitato un acceso dibattito. E’ stato ricostruito quanto discusso in precedenza a cominciare dalla Commissione Consiliare del 27/11/2018 quando è stato illustrato il provvedimento di revoca ad Amaga del servizio di gestione degli spazi pubblicitari e l’ass.Bottene confermava che la decisione era stata condivisa con Amaga. Il giorno dopo in Consiglio Comunale alle  motivazioni richieste dalla minoranza, l’ass. Bottene rispondeva che “era una richiesta di Amaga, una decisione manageriale”, nel consiglio del 20/12/2018 la discussione sulla revoca di altri servizi affidati ad Amaga, (Cosap e Canone Patrimoniale non Ricognitorio) chiedeva una “risposta formale se i contratti hanno avuto problemi e se ci sono state manchevolezze”. Non ricevendo risposta ha di nuovo sollecitato a chiarire. In data 8/1/2019, in seguito ad accesso agli atti, Cambiamo Abbiategrasso ha potuto visionare  la comunicazione alla Giunta del 6/11/2018 del dirigente dott. Fasson che, contrariamente a quanto riferito dall’Amministrazione nei Consigli comunali e in commissione, si evince un quadro estremamente preoccupante. Nel testo della mozione viene citato ampiamente il documento del dott. Fasson in cui l’elenco delle manchevolezze di Amaga sorprende. Alcuni esempi: nel 2017 si sollecita la sottoscrizione dei contratti del 2016, il mancato versamento delle somme di spettanza dell’ente, il report gestionale, il conto dell’esercizio e altro che si dichiara “non pervenuto nel corso del 2017”. Nel 2018 si sollecita è scritto “nuovamente e inutilmente”, il dott.Fasson aggiunge che Amaga “non è minimamente adempiente ad importanti obblighi” a queste parole inequivocabili segue il corposo elenco delle mancanze e infine un verdetto pesante: “…tutti gli elementi esposti siano concordi nel far ritenere utile e necessario interrompere l’affidamento in house ad Amaga Spa”. Quanto scritto da Dirigente del Settore Programmazione Economica e Finanziaria del Comune di Abbiategrasso su come Amaga ha gestito finora i servizi revocati non corrisponde a quanto affermato in più occasioni dall’ass. Bottene. Inutile dire che la minoranza ha chiesto più volte negli interventi successivi, perché sono stati taciuti i contenuti di una importante relazione ufficiale. E’ stata ancora una volta lamentata la mancanza di trasparenza e la maggioranza è stata sollecitata a far pervenire la documentazione necessaria per permettere a tutti i consiglieri di “deliberare al buio”, ovvero all’oscuro di elementi importanti anche se, come per Amaga, la trasparenza comporterebbe, dice la minoranza, “una grana per la maggioranza di centrodestra”.  E.G.