ABBIATEGRASSO – Domenica 26 gennaio, nella vigilia della Giornata della Memoria, alcuni iscritti alla Sezione ANPI “Giovanni Pesce-Visone” si sono ritrovati intorno alla Torre della Memoria, nell’omonimo Parco cittadino in cui è stata eretta, per ricordare le vittime della follia nazifascista di Abbiategrasso e dintorni. Il presidente Gianmarco Garbi le ha nominate una ad una: i sette operai della Sata, che avevano scioperato contro il regime fascista nel marzo del ’44, furono arrestati e deportati nei lager e lì morirono tutti; i dieci ragazzi che si trovavano nella trattoria dell’Allea il 12 agosto del ’44, pronti a partire per i monti, furono traditi e arrestati e poi deportati nei campi di sterminio, otto morirono, solo due tornarono. Di altri due concittadini è doveroso fare memoria, arrestati a Milano, deportati nei campi e lì deceduti. Il ricordo di queste 19 persone non deve limitarsi ad un momento, deve diventare impegno costante perché nessuno più debba vivere la loro tragica esperienza. Le parole di Primo Levi da “La tregua” hanno concluso la breve commemorazione: “Sognavamo nelle notti feroci/Sogni densi e violenti/Sognati con anima e corpo:/Tornare; mangiare; raccontare./Finché suonava breve sommesso/Il comando dell’alba:/ ‘Wstawac!’/E si spezzava in petto il cuore./Ora abbiamo ritrovato la casa,/Il nostro ventre è sazio,/Abbiamo finito di raccontare./E’ tempo./Presto udremo ancora/Il comando straniero:/ ‘Wstawac!’”. M.B.
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