ABBIATEGRASSO – La trasmissione condotta da Paolo Del Debbio lunedì sera ha avuto in vari momenti come protagonista la signora Anna di Abbiategrasso che ha raccontato il momento difficile che sta vivendo e chiesto aiuto. Il titolo del servizio che la riguardava era “Ci sfrattano, abbandonati dallo Stato”, una denuncia che ha provocato diverse reazioni negli ospiti presenti nello studio televisivo o in videocollegamento. Anna ha raccontato di essere madre di tre ragazzi e di aver perso da un anno il lavoro, non riuscendo più a pagare l’affitto ha ricevuto l’avviso di sfratto esecutivo, previsto per il giorno dopo, martedì 13 ottobre. Ha spiegato che alla sua richiesta di avere una casa popolare negli uffici comunali preposti le hanno risposto di essere al 148° posto della lista d’attesa, davanti a lei molti extracomunitari con più figli. La reazione più indignata è stata quella del segretario leghista Matteo Salvini che ha informato la signora Anna che in realtà ogni comune ha anche una lista “d’emergenza” in cui il suo caso rientrerebbe e ha anche preannunciato che avrebbe chiamato gli uffici abbiatensi per  parlare del caso: “Regione Lombardia – ha detto – mette a disposizione un contributo di 400 euro al mese, da gennaio, tramite un bando, per i papà e le mamme divorziati con dei figli a carico e in difficoltà economiche. Penso che le case popolari debbano essere assegnate prima agli italiani, ma la legge prevede che al cittadino sottosfratto il Comune fornisca una soluzione abitativa nel giorno stesso dello sfratto”. Abbiamo contattato il sindaco Arrara  che in realtà aveva incontrato la signora Anna e dice: “Era venuta da me un paio di volte per riferirmi la sua situazione di disoccupata, ho recepito le sue difficoltà e indirizzata in alcune aziende dove lasciare i propri dati mentre per quanto riguarda l’emergenza abitativa, ora che ha avuto una proroga di due mesi allo sfratto, si sta cercando una soluzione in base alle strutture disponibili, ovviamente tenendo conto della graduatoria ma con la maggiore attenzione possibile”. E.G.