ABBIATEGRASSO – Si è celebrata domenica 6 novembre la Giornata dell’Unità Nazionale e la
Festa delle Forze Armate nella ricorrenza del 98° anniversario della fine della Prima Guerra
Mondiale.
Una guerra, come tutte le guerre, costata molto in vite umane e sofferenza. Fu Sandro Pertini,
combattente nella Prima Guerra Mondiale e Partigiano durante la Seconda Guerra Mondiale, a
credere che la data del 4 novembre potesse rappresentare la festa dell’unificazione e di appartenenza
alla nostra Nazione. Anche quest’anno la celebrazione ha visto la partecipazione dei rappresentanti
dell’AssoArma, dell’ANPI e dell’Associazione Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra e di molti
ragazzi delle scuole medie. Dopo la deposizione della corona d’alloro al monumento dedicato ai
Caduti di tutte le Guerre, il corteo ha reso omaggio ai Caduti presso il Sacrario del cimitero, dove il
Sindaco Arrara ha tenuto il discorso commemorativo introdotto dal Presidente di AssoArma,
Giuseppe Cerri, che oltre a portare il saluto e il ringraziamento ai rappresentanti delle Forze Armate
presenti alla manifestazione ha sottolineato l’importanza di tener viva la memoria, indispensabile
per capire il senso e il valore dell’unità del popolo italiano; ha ricordato inoltre l’opera che i soldati
ancora svolgono nelle missioni di pace e il sostegno che ancora l’esercito sa dare in momenti di
bisogno come sta succedendo ora per le popolazioni terremotate.
Il Sindaco ha ringraziato soprattutto i ragazzi per la loro presenza e si è rivolto a loro perché la
ricorrenza del 4 novembre deve avere un significato nuovo rispetto alla vittoria della guerra di 98
anni fa. “Questa data – ha detto il Sindaco – suscita ancora oggi commozione perché è il giorno della
memoria comune degli italiani. Credo che gli italiani condividano l’orgoglio di essere tali, i
sentimenti di appartenenza alla comunità, come la bandiera italiana, non semplice insegna di Stato
ma simbolo della libertà conquistata da un popolo che si riconosce unito e che trova la sua identità
nei principi di fratellanza, uguaglianza di giustizia come valori della propria storia e della propria
civiltà”. La ricorrenza del 4 novembre deve essere celebrata non solo nel ricordo ma deve essere
“l’occasione di farci fare una riflessione perché il passato e la storia ci siano d’insegnamento per il
futuro. Dobbiamo dare ai nostri giovani e ai nostri figli la possibilità di guardare al futuro con uno
sguardo di giuste aspettative e di speranza. Per questo abbiamo bisogno di essere rappresentati da
persone oneste e che si adoperano per la pace. Il tema della pace, e di conseguenza il rifiuto della
guerra, è ben presente nella nostra Costituzione”. E ancora su questo tema le parole del Sindaco
hanno colto un aspetto che ci riguarda tutti quando ha affermato che “La pace è uno dei pilastri su
cui si è edificata la nostra Nazione; ma questa deve nascere da comportamenti quotidiani di
ciascuno di noi. Ognuno di noi è chiamato ad essere fabbricante di pace ed ognuno di noi deve
adoperarsi per difendere la dignità di ciascuno nell’accoglienza e nella solidarietà e dobbiamo
essere sempre aperti al confronto costruttivo e al dialogo tenendo sempre presenti i doveri e i diritti
di ciascuno”. In conclusione nell’intervento del Sindaco anche un richiamo alla nostra comunità
che auspica sia “unita nella corretta e democratica pluralità delle opinioni”. Naomi Contiero
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