VERMEZZO – Mentre la macchina amministrativa affronta le lungaggini burocratiche, che rendono lungo e impervio il percorso per raggiungere gli obiettivi del programma illustrato dal Sindaco
Andrea Cipullo in occasione del primo Consiglio Comunale, il Segretario comunale, dott.
Sagaria, sta esaminando la normativa nazionale allo scopo di definire il regolamento
comunale per la costituzione delle quattro consulte propositive che, al momento, sono
state individuate: Scuola e cultura; Sport ed eventi; Servizi alla persona e lavoro; Urbanistica e ambiente. Le consulte saranno formate da cittadini che si metteranno a disposizione
dell’Amministrazione pubblica allo scopo di sottoporre all’attenzione del Sindaco e dei suoi
assessori suggerimenti e proposte per la migliore attuazione del programma.
Sindaco e assessori, come già in passato, hanno dimezzato il loro compenso, lasciando
l’altra metà a disposizione delle casse comunali. Continueranno inoltre a utilizzare mezzi e
strumenti personali, senza richiedere alcun rimborso. Tutto ciò nel rispetto di quei cittadini
– e sono molti – che affrontano con grande fatica i bisogni quotidiani della famiglia,
sempre tra gli obiettivi di primo interesse per il Sindaco Andrea Cipullo.
Tra i primissimi impegni dell’Assessore Donatella Magnoni (nella foto) vi è sicuramente il cosiddetto
“Sportello Lavoro” che dovrebbe consentire l’incontro tra i cittadini e le imprese. Numerose
sono le idee in valutazione: da una proposta di rete tra i vari comuni dell’abbiatense che
stanno cercando le migliori soluzioni per affrontare il problema, a contatti con la Città
Metropolitana e la Regione Lombardia, che pure hanno allo studio varie soluzioni, a
possibili collaborazioni con Patronati o Agenzie per il lavoro che operano a livello
nazionale e internazionale, allo scopo di offrire ai cittadini un’ampia possibilità di entrare in
contatto con le offerte di lavoro. Si tratta principalmente di un sostegno alla ricerca del lavoro, ma con grande attenzione alla salvaguardia del personale diritto di non rendere visibile a chiunque i propri curricula, assicurando il loro inserimento in una banca dati sicura e protetta dall’intrusione di utenti non finalizzati all’incontro domanda/offerta, oltre a promuovere corsi di riqualificazione per
chi ha perso il posto di lavoro in età adulta.