ABBIATEGRASSO –  Il progetto della nuova piscina, le sue caratteristiche e il piano finanziario che prevede un leasing di 20 anni al tasso variabile del 4% sta facendo molto discutere. Sabato 15 settembre abbiamo dato voce, in diretta Facebook, a Sara Valandro, consigliere comunale della lista civica “Nai  sindaco” che fa parte della maggioranza, e che spiega perché, a proposito del piano finanziario che riguarda il progetto della nuova piscina, il criticato tasso variabile al 4% è invece appropriato. Sara Valandro lavora in banca, da esperta dice: “E’ appropriato perché quando è stato confrontato dalle persone che l’hanno giudicato rispetto al tasso che può essere accordato a un privato o a un’azienda a fronte di un bene fungibile (ovvero bene privo di una individualità specifica e pertanto passibile di sostituzione e di scambio (per es. il denaro) che può essere un negozio o un appartamento, la piscina se si dovesse ipotecare non è un ‘benchmark’ (termine  del linguaggio finanziario, parametro di riferimento per valutare la prestazione di un titolo o di un fondo d’investimento o l’andamento del mercato in genere) e quindi il suo tasso non è determinato da una media di mercato, è un bene non fungibile e se non pago il leasing chi prende la piscina cosa ne fa? Queste  valutazioni  dell’istituto di credito fanno la differenza rispetto al tasso che può essere fatto ad un privato per un immobile all’1,30% con un prodotto finanziario diverso dal leasing, con un mutuo che ha costi più bassi, rispetto a chi deve costruire una piscina. Sono convinta che tanti istituti di credito non finanzierebbero una piscina”. Una delle critiche è che c’è una banca nel pool dei protaginisti di questo progetto ma non sono stati contattati altri istituti di credito, quindi non c’è concorrenza. Lei dice che anche se ci fossero altre banche, proporrebbero lo stesso tasso? “ No, sto dicendo che non c’è un benchmark, quando vai a stabilire un tasso di mutuo, c’è un mercato in cui trovi paragoni, si sa quanto è cauzionale il bene che si dà in garanzia e in base a quello si stabilisce il tasso. Se si acquista una casa, se finanzio il 50% avrò un tasso più basso che se finanzio l’80%, perché il rischio della banca scende poiché qualora il cliente non paghi e la casa andasse all’asta, e sappiamo benissimo che all’asta gli immobili vanno a molto meno del loro valore di mercato, la copertura data dalla garanzia reale della banca è molto più alta. Quante banche in Italia hanno finanziato piscine comunali? Le possiamo contare”. Non dipende forse anche da chi fa la proposta? Ricordo di essere stata in contatto con una responsabile della società Nuoto Club Milano che gestisce piscine private e pubbliche, che si diceva interessata all’Anna Frank ma ignorata dall’Amministrazione precedente e che avrebbe potuto accedere per esempio a fondi del Credito Sportivo avendo le necessarie credenziali…

“Infatti io spero che al bando partecipi anche qualcunaltro che porti un altro progetto su cui ragionare. Se devo però valutare questa offerta e il tasso al 4%, la prima cosa che mi viene in mente e la rischiosità di investire in una piscina, bene non facilmente vendibile”. La piscina è attesa da molto e una delle critiche a quella proposta è che, viste le dimensioni, non potrà essere usufruita per determinati sport. “Sì, questa è per me una tristezza a livello personale perché le mie figlie che vogliono fare nuoto sincronizzato dovranno andare a Legnano ma questo perché purtroppo sembra che le piscine guadagnino di più facendo spinning, mentre altri sport hanno bisogno di una profondità maggiore”.  E’ stato detto anche che se lo spread aumenta, possibilità non certo remota, è sempre possibile switchare, ovvero passare da un tasso variabile a uno fisso, questo cosa comporterebbe? Un aggravio di costi e poi un risparmio o cos’altro? “Non è dato saperlo perché lo spread e il tasso variabile è determinato, si modifica il tasso in base all’euribor a 6 mesi che sta alla base, qualcuno dice che salirà. Per ora è salito il funding che è il costo del denaro e non l’euribor, ma anch’io spero che salga perché vuol dire che l’economia si rilancerà. Detto questo il tasso fisso se vuoi convertirlo qualora si dovessero sostenere delle spese che generalmente non ci sono, sarà basato su uno spread e su un altro parametro di riferimento di legge che si chiama ‘irs’, in base alla durata degli anni e pubblicato su Il sole 24ore. La somma di questi due determina il tasso fisso, sicuramente più alto, anche oggi, è sempre stato alto l’euribor è  negativo  e per 20 anni è superiore all’1,20% e alle condizioni attuali sarà 1,20 più 4”. Concludiamo l’intervista su un argomento chefa molto discutere, sintetizzando che ritiene che il tasso al 45 sia appropriato. “No, perché non ci sono riferimenti paragonabili nel mercato, non lo reputo un tasso alto, vista l’operazione è congruo. Ho cercato di fare ricerche ma non ho determinati dati tecnici”. E.G.