Quando si cambia città e si visita o si soggiorna altrove, in Italia o in altro Paese, ogni luogo risulta “nuovo” per le diversità che cogliamo rispetto a quanto vediamo e viviamo usualmente. Da questo istintivo confronto con le nuove esperienze nascono giudizi positivi o negativi. Più le esperienze sono diverse, sorprendenti, emozionanti, coinvolgenti, più ci sentiamo soddisfatti, arricchiti. Usi e costumi  diversi ci affascinano, non sempre le consideriamo però possibili anche da noi, ma capita anche di vedere, vivere situazioni che riteniamo positive e che vorremmo importare. Invitiamo quindi i lettori dell’Eco a inviare contributi  che pubblicheremo e condivideremo sulle pagine Facebook o con videointerviste.

Inizierò personalmente con  “Usi, costumi, idee da importare… dalla Francia”

Mandelieu  ha ca. 22.000 abitanti, si trova in Costa Azzurra a soli 7 km da Cannes, con 3 km di spiagge di sabbia fine, e in direzione di Saint Tropez, piccole baie  racchiuse tra le rocce rosse del massiccio dell’Esterel. Oltre a qualche spiaggia privata dotata di ogni servizio, si succedono molti tratti di spiagge libere ma altrettanto pulite e confortevoli. Ogni mattina all’alba, l’amministrazione comunale provvede che vengano spianate e pulite, sul lungomare ogni 100 metri c’è un chiosco che propone bibite, panini, piatti freddi. Chioschi che ogni anno vengono riposizionati durante la stagione estiva, tutti uguali, ridipinti e rimessi a nuovo. La loro presenza in riva al mare non deturpa il paesaggio, un servizio decisamente apprezzabile così come le toilettes sempre gratuite, ben tenute  e custodite da personale oppure in monoblocchi elettronici, completamente in acciaio, disponibili se il segnale è verde, all’uscita si bloccano e uno scroscio d’acqua lava e igienizza completamente l’interno, pronto ad accogliere un altro ospite. Ogni anno si trovano nuove opere pubbliche. Quest’anno si sta sostituendo un ponte ferroviario, è già pronto il nuovo  che scorrerà su apposite carrucole a sostituire il vecchio accanto, quando verrà tolto. Un’operazione progettata per  recare il minor disagio possibile e nel minor tempo.  La manutenzione e la pulizia delle strade è continua, ogni giorno vengono lavate persino pareti e soffitti dei cavalcavia, cestini dei rifiuti compresi. Certo la gendarmerie è presente ma l’ordine che regna ovunque è un invito  e un deterrente a comportamenti scorretti. Lungo le strade cittadine sono state piantate nuove essenze che nessuno si sogna di toccare, tanto più di portare via come succede invece da noi. Lungo il fiume Siagne è un piacere passeggiare anche di sera, perché il percorso è indicato e reso suggestivo da  luci a terra  e da lampioni di ultima generazione. Durante i mesi invernali è stato realizzato un nuovo parcheggio, un percorso vitae con attrezzature da palestra  sparse in un giardino pubblico utilizzato da persone di ogni età, nuova anche una fontana con zampilli colorati a suon di musica. Come dar torto ai residenti che si dicono orgogliosi  della loro cittadina, del loro castello “la Napoule”, una fortezza del XIV° sec.  rinnovato nel XX° sec. da una coppia americana che vi stabilì la residenza, diventato  sede di una fondazione artistica visitabile, un ulteriore ‘viva’ attrattiva. Anche il nostro territorio,  pur non avendo il mare, con il Ticino, i navigli e  ricco di bellezze naturali, di storia, di architetture  come l’abbazia di Morimondo, il castello visconteo, l’Annunciata, non meriterebbe forse più attenzione, rispetto, affetto e valorizzazione? Enrica Galeazzi