ABBIATEGRASSO – Durante il penultimo Consiglio comunale del 27 giugno, la consigliera Cameroni (Pd) comunicava con grande soddisfazione la felice conclusione della causa intentata dalla società Essedue all’ex Giunta Arrara e ad alcuni tecnici comunali, con una richiesta di risarcimento danni di poco meno di 2 milioni di euro. L’Essedue presentava tale conto a chi aveva espresso parere negativo ai progetti presentati  per la realizzazione di una grande struttura commerciale perchè ritenuti difformi dalle previsioni del PGT sull’area confinante con l’Annunciata, nell’ambito denominato ATS2. Essedue si faceva forte del diritto precedentemente acquisito a costruire, mentre la Giunta aveva deciso di seguire gli orientamenti in materia di minore consumo di suolo e rigettato i piani attuativi presentati. Il Giudice ha infine rigettato la richiesta di risarcimento e messo in carica a Essedue l’esborso delle  spese legali. Grande sollievo quindi per gli imputati assolti e la portavoce Pd aveva concluso dicendo che occorre “Salvaguardare la città e il suo prezioso territorio da scelte urbanistiche in contrasto con l’identità e la vocazione costruite nel tempo significa proiettare Abbiategrasso verso un futuro sostenibile, favorire il rilancio reale della sua economia, assicurare il buon vivere ai suoi cittadini. Il Partito Democratico auspica che queste scelte trovino conferma da parte dell’attuale Amministrazione e assicura la massima attenzione agli sviluppi futuri dell’area in questione”. Nei giorni scorsi è giunta la Convocazione della Commissione Consiliare II°, alle 18.30 di martedì 23 luglio in piazza Marconi, poi spostata nella sala consiliare del Castello, tra i punti all’ordine del giorno “l’Illustrazione del piano attuativo in ambito di trasformazione ATS2″. La notizia ha subito allarmato diversi politici, commercianti, cittadini, ha suscitato stupore e commenti di questo tenore: “Ho sentito che il progetto è stato presentato il 9 luglio, nonostante siamo già in periodo di ferie estive, si porta al più presto il Piano in Commissione. Una fretta che sembra inusuale per gli uffici comunali, un Piano importante che intende trasformare l’area con 15.000 mq di commerciale seppur suddivisi in diverse strutture a cui si sommano ca.18.000 mq di residenziale circondato dal verde e da un ampio parcheggio”. C’è interesse, curiosità, preoccupazione intorno a questo progetto che, c’è da scommetterci, ha diviso e dividerà ancora l’opinione pubblica. C’è chi auspica la riqualificazione della zona, compresa l’area Bcs che da tempo ha presentato a sua volta un Piano che avevamo pubblicato, che prevede un Auditorium, abitazioni destinate a giovani famiglie, un piccolo supermarket e molto verde, ritenendo il tutto un’opportunità per nuovi posti di lavoro e uno sviluppo positivo della città. C’è chi invece teme che nuove strutture commerciali penalizzino il centro commerciale naturale, punto di riferimento e aggregazione sociale, dove tanti piccoli negozi a conduzione per lo più familiare, seppur a fatica in questa congiuntura economica sfavorevole, assicurano vitalità e sorveglianza. Spostare il baricentro cittadino in una zona periferica andrebbe a scapito del centro, la città perderebbe di attrattività senza la certezza che il nuovo costruito non resti disabitato e la città vada incontro a un ulteriore degrado. E.G.