ABBIATEGRASSO – La nostra città nel weekend dell’ 8-9-10 dicembre ha ospitato il “Bià…nco Natale di Artemisia”. Una sorta di mini-fiera dell’artigianato a km zero che ha invaso i sotterranei del Castello Visconteo con prodotti artigianali e molte idee regalo per Natale. Più di 40 sono stati gli espositori, provenienti da tutto il Nord Italia, dal Piemonte, dal Veneto, dalla vicina Vigevano, riuniti nei sotterranei per regalare una nuova tradizione ad Abbiategrasso. “Questa prima edizione è stata una scommessa della nostra associazione per incrementare lo spirito natalizio della città. – ci racconta Luisa Maderna, fondatrice di Artemisia – Visto il successo ottenuto, siamo già proiettati verso la prossima edizione, che speriamo di allargare in altri ambienti del Castello. Lo scopo di questa manifestazione, oltre a creare una tradizione natalizia per gli abbiatensi, è quello di sostenere il lavoro umile dell’artigianato”. Numerosi sono stati i prodotti esposti ed in vendita, una vasta gamma di bigiotteria, modellini di presepi fatti a mano, ombrelli ricamati, pelletteria, maglieria, ricami a mano, infine non potevano mancare le famose ceramiche di Luisa, il tutto eseguito artigianalmente dai soci di Artemisia, che di fatto sostiene l’arte e l’artigianato in tutte le sue forme. Esclusivamente nella giornata di sabato è stato inoltre presente l’Unicef con il progetto delle Pigotte. Le insegnanti della scuola elementare “Umberto e Margherita di Savoia” non si sono impegnate con la vendita solo a scuola, sono riuscite, grazie al patrocinio del Comune, ad inserirsi nella manifestazione “Bianco Natale”. Un evento benefico di successo, vista la consistente quantità di pigotte vendute: più di sessanta sono state le bambole di pezza adottate, un numero considerevole, visto che ogni pigotta adottata garantisce un ciclo di vaccinazioni completo per i bambini del Terzo Mondo. Tre giorni intensi, dunque, per i soci di Artemisia, che hanno visto transitare più di un migliaio di persone attratte dall’atmosfera natalizia del Castello, con la speranza che questo successo sia solo il primo di tanti altri. Ilaria Scarcella