ROBECCO S/N – Cresce ogni anno di più la manifestazione cinematografica “In Corto” che offre l’opportunità agli aspiranti registi ed ai semplici appassionati di presentare un proprio cortometraggio e vederlo proiettato su grande schermo. Arrivato alla sua terza edizione, il concorso ideato da Lisa e Davide, in collaborazione con il Comune di Robecco, la Pro Loco, il Circolo Cooperativo e il Consorzio dell’Est Ticino, in questo 2018 ha ricevuto più di quaranta corti provenienti da tutta Italia, filtrati poi a ventitré per la serata finale, tenutasi venerdì 6 aprile presso il CineTeatro Agorà. I cortometraggi in gara erano uniti dalla tematica “Le Radici”, i registi sono stati esortati a rappresentare le radici di una persona, di un luogo piuttosto che la parte fisica delle piante. A fine serata, prima della premiazione, è stato proiettato un interessante corto fuori concorso realizzato in modo molto efficace, grazie soprattutto alla collaborazione tra professori e alunni, dai ragazzi della scuola media di Robecco sulla tematica del cyberbullismo. Numerosi premi sono stati assegnati ai migliori cortometraggi, tra cui il “Premio Speciale” del Comune di Robecco consegnato dal vicesindaco al film di Gianni Comincioli, ormai alla sua terza vittoria di fila, poiché “è il corto che meglio ha valorizzato il nostro territorio ripercorrendo gli edifici istituzionali e privati di Robecco”. I tre vincitori assoluti sono stati selezionati da una giuria di esperti del settore tra registi, scenografi e critici cinematografici, esortati a scegliere in base a tre criteri: aderenza al tema, originalità e tecniche di regia. Meno ricercato a livello tecnico ma sicuramente toccante è stato il film “Cappelletti” di Gorrieri Ludovico, che si è aggiudicato il terzo posto. Davanti al film di origine emiliana si è posizionato al secondo posto il corto “La mia vita non è interessante ma accade realmente” di Fermani Daniele, un viaggio tra luoghi e volti che segnano le scelte di un uomo. Primo posto in assoluto, scelto all’unanimità dalla giuria, è stato assegnato a “7,83 MH” di Theo Putzu, che dimostra come le radici talvolta aiutano a scappare dall’opprimente civiltà. Novità di questo 2018 il “Premio Scuola” sponsorizzato dal Consorzio dell’Est Ticino e consegnato ai cortometraggi realizzati dalle classi della scuola media di S. Stefano Ticino: alla I D per il toccante “Intrecci che rendono liberi” e alla I E per l’esilarante “Un’Europa di lingue e dialetti”. La sala era gremita di spettatori, ai quali è stato consegnato un foglio per la votazione del miglior film. Il più ambito premio dunque, quello del pubblico, se l’è aggiudicato “Sradicato” di Alice Pellegrino, che propone una visione nostalgica del passato con una riflessione sui cambiamenti negativi che il progresso ha portato sull’ambiente. Un evento che riconferma il suo straordinario successo e riesce a dar voce ad uno strumento tra i più efficaci per imparare a guardare con occhi diversi: il cinema. Ilaria Scarcella