ABBIATEGRASSO – I promotori della Rassegna “Umane Connessioni” hanno organizzato un incontro con la popolazione affinché potesse vedere il mondo da una prospettiva diversa ascoltando l’esperienza di Stefano Schirato.

Un fotografo freelance, nato a Bologna nel 1974, impara a conoscere se stesso e il mondo tuffandosi nelle situazioni più sofferte della popolazione mondiale. Nei suoi viaggi conosce persone sofferenti per le cause più disparate e si avvicina alla loro essenza più intima cogliendone lo spirito. È questa l’essenza che traspare dalle fotografie di Stefano Schirato.

Le umane connessioni, che traspaiono dalle immagini rubate all’universo, sono il frutto di un attento lavoro di empatia tra il fotografo e i soggetti incontrati. Il lavoro d’introspezione che permette di cogliere l’attimo, e mostrare i sentimenti nascosti dietro la fotografia, è racchiuso nella capacità di trovarsi in empatia con la situazione che si ha di fronte.

C’è un momento preciso nel quale avviene questa scissione dell’anima con l’universo. È fondamentale trovare questo momento per non rischiare di lasciarsi coinvolgere troppo, o troppo poco, e non riuscire trasmettere l’emozione della vita vissuta. Il fotografo usa la metafora di “entrare nelle scarpe dell’altro” perché, come ogni piede ha la sua scarpa perfetta, ogni persona ha la sua ineguagliabile storia. L’interesse verso i temi sociali porta Schirato a collaborare con diverse riviste, associazioni e Organizzazioni Non Governative, quali Emercency, Caritas Internationalis, l’Associazione Volontari per il Servizio Internazionale (AVSI), l’International Catholic Migration Commission (ICMC), con le quali ha partecipato a progetti sui diritti umani, crisi dei rifugiati e immigrazione clandestina. L’arte di raccontare storie, come strategia di comunicazione persuasiva in ambito sociale, è il talento di Stefano Schirato. Questa sua capacità gli ha permesso di raccontare la tragica esperienza di vita della gente, durante e dopo le tragedie di Cernobyl e della guerra in Cambogia, in modo straordinariamente espressivo.

Si può ammirare il frutto del lavoro di Stefano Schirato sfogliando le pagine dei suoi libri fotografici. Un libro molto interessante, pubblicato dalla casa editrice   Crowdbooks nel 2018, è “Terra Mala”, in cui documenta la complessa realtà della Terra dei Fuochi e il degrado di un territorio in cui bambini, donne e uomini sono costretti a vivere respirando veleni provenienti da rifiuti tossici. Una tragica storia italiana ambientata in una vasta area, in origine rurale e ormai urbanizzata, compresa tra Napoli e Caserta, caratterizzata da frequenti falò appiccati, dai clan camorristici, ai cumuli di rifiuti tossici scaricati illegalmente. Le immagini fissate dal fotografo mostrano persone contaminate dalle sostanze nocive disperse nell’aria evidenziando gli effetti sui loro corpi. Le fotografie mostrano l’inciviltà di alcune persone verso la popolazione delle loro stesse città.

Un altro libro molto interessante, intitolato “Né in terra né in mare – navi sequestrate”, e pubblicato da Silvana Editoriale nel 2003, comprende sessanta foto in bianco e nero accompagnate dal testo di Giuseppe Tornatore. È un volume frutto di un lungo lavoro, condotto per due anni in vari porti, documentando la vita dei marittimi prigionieri a bordo di quelle navi abbandonate e degli equipaggi dimenticati. Persone innocenti, vittime di armatori senza scrupoli o di compagnie di stato cariche di debiti, sono i protagonisti del libro.

Decine di scatti per denunciare una realtà sconosciuta alla maggior parte della gente, cogliendo gli aspetti più sconcertanti di questa sospensione dalla vita e della molteplicità dei problemi psicologici sorti nella mente delle persone coinvolte. Il lavoro di Stefano Schirato è stato pubblicato dal New York Times, CNN, Newsweek Japan, Al-Jazeera, Vanity Fair, Le Figaro, Geo International, Burnmagazine, National Geographic e L’Espresso. Al momento presente egli ha diversi progetti in via di realizzazione in Russia, in Europa dell’Est, in Africa e in India che avranno sicuramente il successo meritato.

Dal 2014 Schirato insegna fotogiornalismo per la scuola Mood Photography, di cui è socio fondatore, e terrà laboratori di fotografia in Abbiategrasso per gli studenti interessati. Insegna fotografia anche alla Leica Akademie, la più antica e rinomata di tutte le scuole moderne di fotografia, che ha formato e guidato i fotografi più famosi lungo il percorso per la realizzazione delle proprie idee, immagini e progetti migliori. Laura Cittar