CISLIANO – Non è intenzionata a fermarsi la diatriba tra il Comune di Cisliano e l’ATS della Regione Lombardia. Dopo la diffida emanata proprio da ATS nei confronti del Comune lombardo la scorsa settimana in tema test sierologici per il Covid-19, il Comune ha deciso dal canto suo di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Pavia. Per risalire all’origine della diatriba Comune/Regione, bisogna tornare al mese di aprile, quando la giunta Durè ha deciso di sua spontanea volontà di rendere disponibile a tutti i cittadini i test sierologici per scoprire chi fosse entrato in contatto col virus, nonostante la Regione non si fosse ancora espressa sull’argomento. I circa 2.000 test effettuati hanno dimostrato che attualmente 45 persone hanno sviluppato anticorpi positivi al Covid-19 senza sapere se il virus è stato debellato o è ancora presente, in quanto il tampone non è mai stato effettuato. Proprio il tema dei tamponi rimane ancora aperto a seguito della positività dei test, che nel caso di positivi asintomatici rimarrebbero a carico dei privati con un prezzo imposto di circa 62 euro. Il Comune con una nota sui propri canali di comunicazione ritiene sia incomprensibile la discriminazione fra i cittadini positivi sintomatici e quelli asintomatici, soprattutto dopo l’apertura della Regione ai test sierologici e l’importanza che ad essi viene attribuita. I test al quale fa riferimento la Regione sono quelli effettuati dall’Istituto Onilab e sono di tipo CLIA ed ELISA con una sensibilità e specificità vicina al 96%, ovvero i test indicati dall’Oms e promossi dalla Regione. Dal canto proprio Ats ha inviato una formale diffida nei confronti del primo cittadino di Cisliano in merito ai test avviati in proprio. Ats ha inoltre affermato tramite una nota ufficiale che i test effettuati dal Comune di Cisliano non sono mai stati autorizzati e che gli esiti di test effettuati al di fuori di percorsi organizzati, come quelli di Cisliano, rivestono scarso significato e possono contribuire a creare false aspettative, nonché influenzare in negativo le misure di prevenzione e controllo delle infezioni, come ribadito anche dall’Oms. A tal proposito è intervenuto l’avvocato che assiste il Comune, Gabriele Maria Vitiello, affermando che il primario interesse in gioco è il diritto alla salute del singolo e della collettività e per questo motivo verrà denunciata l’inattività di Ats, ricordando che al sindaco è impossibile imporre di non andare a lavorare alle 45 persone tutt’ora con anticorpi positivi. L’avvocato ha inoltre annotato un’ulteriore anomalia, in quanto altri comuni lombardi hanno potuto avviare i test con le Ats locali mentre Cisliano ha ricevuto una diffida. Per questo motivo la denuncia alla Procura della Repubblica di Pavia sia un sollecito per attivare azioni di screening e sorveglianza, oltre ad una immediata collaborazione con la Regione. Giacomo Menescardi