CASSINETTA DI LUGAGNANO – “È stato un Campionato del Mondo folle per me. Sei medaglie di cui 5 d’oro, una ‘montagna russa’ di emozioni che solo con il passare dei giorni sto iniziando a metabolizzare”. Sono queste le parole di un campionissimo italiano entrato a pieno diritto nel gotha dei fenomeni. Simone Barlaam ormai lo conosciamo tutti, il campione della porta accanto, anzi del paese. Il ventenne è infatti un cittadino orgoglioso di Cassinetta di Lugagnano e da qualche anno si sta imponendo nelle manifestazioni sportive mondiali paraolimpiche. Da qualche settimana è tornato carico di medaglie dai Mondiali di nuoto di Londra 2019.

Cinque ori, un argento e, come se non bastasse, quattro record del mondo. Barlaam ha contribuito più di tutti nel portare l’Italia in testa al medagliere, contro ogni pronostico. “Sapevamo di essere una grande nazionale ma abbiamo stupito il mondo e noi stessi. Personalmente nei giorni di gara ho faticato a godermi le vittorie perché la mente era già proiettata alla gara successiva. Il giusto grado di tensione e concentrazione, insieme ai miei fantastici allenatori, hanno reso possibile questa grande impresa”, ci racconta. Come i veri campioni Simone ha già però chiari in mente i prossimi obiettivi: Europei tra qualche mese, ma soprattutto Olimpiade di Tokyo 2020. Sono tornato da una breve vacanza, ne avevo bisogno per ricaricare le batterie in vista di un anno che sarà molto intenso.

Mi dividerò tra università ed allenamenti sperando di poter affrontare il tutto nel miglior modo possibile. Le motivazioni sportive sono ancora più alte se possibile, c’è la voglia di migliorarsi; quindi il mio focus sarà per l’Olimpiade, però dopo il liceo ho scelto di fare l’università e voglio partire anche qui con il piede giusto! Fortunatamente la piscina dove mi alleno con la mia squadra, la Polha Varese, è vicino alla facoltà che frequenterò, questo sarà importante”.
Il successo più bello per Simone è stato il primo posto a pari merito con l’amico ed idolo Federico Morlacchi, prima volta nella storia del nuoto: “E’ stato incredibile, sono cresciuto guardando Federico e siamo diventati compagni di squadra e amici fraterni. In allenamento guardando i tempi, spesso ci scherzavamo su. La possibilità di chiudere con un tempo simile era alta, c’era da capire chi avrebbe vinto. Oro entrambi, stupendo!”. Il segreto di Simone è sempre stato il divertimento. Il sorriso lo accompagna sempre. Quella gamba più corta per lui non è mai stato un limite, ma un’opportunità. Dà il massimo, sempre, nello sport e nella vita. La volontà di sedersi e riprender fiato non c’è. Ama nuotare, gli basta respirare tra una bracciata e l’altra, poco e più velocemente possibile. Perché ci sono medaglie da vincere ed avversari da battere, anzi con cui confrontarsi, l’unica cosa da battere sono i nostri limiti e Simone Barlaam ce lo dimostra così: con il sorriso e l’entusiasmo di un ragazzo di neanche vent’anni.  Luca Cianflone