ABBIATEGRASSO – Ci scusiamo con quanti continuano a segnalare disagi dovuti alla chiusura dalle 20 alle 8 del P.S. di Abbiategrasso ma non sempre c’è spazio sufficiente per riportare tutto  e molte esperienze sono simili. Come quella di M.D. che ha accompagnato la madre a Magenta dopo le 5 del mattino. “C’era molta gente, per mia madre non c’erano né coperte né cuscini, è stata arrotolata una spugna come cuscino, sui lettini gli ammalati, in mancanza d’altro, erano coperti dai loro cappotti e piumini. Il personale era nervoso, non per cattiva volontà ma perché la situazione è insostenibile. Ad Abbiategrasso c’è una struttura nuova che hanno reso non funzionante, è vergognoso”. E ancora: “A Magenta i pazienti in attesa condividono lo spazio con rom che dormono per terra per usufruire di un locale caldo. Un’esperienza allucinante, ore di attesa in condizioni da terzo mondo. Prossimamente tornerò per fotografare e vi invierò le immagini”. Diversi i commenti anche per  i molti politici che ora si dichiarano favorevoli alla riapertura.  L.A.: “Ma quando è stato proposto e deciso  il programma della dirigenza che prevedeva la chiusura e la trasformazione dell’ospedale Cantù in un poliambulatorio e un cronicario, i politici  locali e regionali dov’erano? Sono gli stessi politici che l’hanno approvato, non lo dimentichiamo e non ci facciamo prendere in giro”. E.G.