ABBIATEGRASSO – “Il tempo passa, i disagi di migliaia di cittadini crescono e il Pronto Soccorso dell’ospedale di Abbiategrasso resta chiuso di notte nell’indifferenza totale di Regione Lombardia”. È quanto afferma Luigi Alberto Tarantola, capogruppo della lista civica Ricominciamo Insieme, rilevando che, “come riportato dalla stampa locale, altrove con un ‘abile pressing politico’, un lavoro di squadra condotto da autorevoli esponenti del Pd e della Lega, si è riusciti a coinvolgere in positivo l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera e a non fare più chiudere a Rho il TIN, il reparto di Terapia Intensiva Neonatale che si occupa dei bambini prematuri e ritenuto strategico. Ad Abbiategrasso invece nonostante la decisa mobilitazione generale e trasversale di sindaci, associazioni e cittadini, non si è riusciti a fare invertire il senso di marcia, in merito alle sorti del Pronto Soccorso dell’Ospedale Costantino Cantù, che comunque continua ad essere declassato creando non pochi disagi ai cittadini del circondario. – afferma Tarantola – Pertanto, deduco che se a Rho è stato possibile scrivere di ‘abilità politica’ dei politici che sono intervenuti in maniera concreta e forte per non fare chiudere il TIN, ad Abbiategrasso si dovrebbe scrivere a caratteri cubitali che la debolezza, l’incapacità di svolgere un ruolo guida nel territorio e l’inconsistenza politica di chi amministra la città non hanno finora permesso di dare risposte positive alla grande mobilitazione popolare per il Cantù”.
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